Pizarro: “Vedo una Roma che deve stare nei primi quattro posti, anche per quello che ha dimostrato a livello caratteriale”
David Pizarro, ex centrocampista della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Centro Suono Sport in cui, tra le altre cose, ha parlato della squadra allenata da José Mourinho, del nuovo attaccante Tammy Abraham e del giocatore che mancherebbe in rosa per fare il definitivo salto di qualità. Queste le sue parole.
Quale è stata la prima cosa che hai pensato quando Mourinho è stato ufficializzato come allenatore della Roma?
Per quello che è accaduto in questi anni nelle società passate sicuramente è un colpo che non ci aspettavamo. Sono rimasto sorpreso e non sembrava vero. Questa società ha preso il più forte che c’era a disposizione.
Che succede nella testa di un calciatore quando arriva una notizia del genere?
Fa sicuramente piacere perché sai che ti allenerà un grandissimo. È un plus per chi è in rosa.
Un’impressione su Abraham?
È un altro punto a favore di questa società. La Roma credo che abbia preso un grande giocatore. Noi tifosi ci aspettiamo delle qualità importanti da Abraham perché comunque è costato 40 milioni.
La Roma cerca un centrocampista. Ne serve più uno muscolare o più uno con le tue caratteristiche?
Bisogna capire che nella storia di Mourinho non ha mai allenato un vero e proprio regista. Bisogna capire cosa voglia Mourinho nel suo centrocampo. Domenica l’ho visto e sembra che manchi il centrocampista che gioca a un tocco, due tocchi. Vedo che manca questo. Manca un giocatore che detta i tempi di gioco in mezzo al campo. I leader ci sono ma manca questo.
Che ne pensi di Villar?
Ha iniziato molto bene ma si è perso come tutta la squadra l’anno scorso. È stato sorpassato da Darboe nelle gerarchie che a me piace veramente tanto. Spero che Villar si possa rimettere, sa che in panchina c’è un allenatore che non ti regala nulla.
Dal punto di vista caratteriale José Mourinho sembra sia un pò meno arrogante rispetto agli anni di Milano. Come lo hai trovato a Roma?
Io credo che la sua ultima esperienza in Inghilterra non sia andata bene. E adesso si vede che ci tiene a fare bene a Roma. Ormai io sono romano e l’ultima volta che siamo stati vicini allo scudetto era nel 2010. Purtroppo è andata così e mi auguro per Mourinho di ripercorrere quel 2010 anche con la Roma. Ne basta solo una di coppa.
Vi facevano innervosire le sue dichiarazioni ai tempi dell’Inter?
A noi giocatori no ma all’allenatore sì assolutamente.
Che sfida è invece Spalletti a Napoli?
Ci ha invitato a noi del corso nella sua tenuta e lo vedevo molto rilassato. Napoli è una piazza importante ed è una grandissima squadra e conoscendolo farà sicuramente un campionato importante.
La Roma è partita bene. Dando uno sguardo alla rosa con un centrocampista in più dove la vedi?
Vedo una Roma che deve stare tra i primi quattro posti, anche per quello che ha dimostrato a livello caratteriale. Ovvio che servano ancora calciatori come un sostituto a Karsdorp oltre al regista. E mi auguro che sia competitiva sia in campionato che all’interno della squadra. È così che crescono le rose.
Gli obiettivi della Roma?
Giocare la Champions League è il primo obiettivo della Roma di Mourinho. Per quanto visto in queste prime due uscite la Roma può lottare per il primo posto.