Juve, falsa partenza e niente allarmismi ma servono 3 acquisti. Sarri show. Juric, ci sei cascato

Se dovessimo giudicare la Juventus delle prime due giornate dovremmo, scrive il Direttore di Sportitalia e Tuttomercatoweb(M.Criscitiello), già mandare i titoli di coda. Allegri è partito malissimo confermando che questa squadra ha problemi strutturali evidenti. A partire dalla società. Non puoi fare a meno, tutti questi anni, di un vero Direttore Generale. Cherubini è bravissimo, come lo era Paratici, ma parliamo di uomini da campo. Serve la gestione e Agnelli sta pagando a caro prezzo soprattutto questa mancanza. Perso Marotta andava trovato un sostituto ma quella figura non è mai stata rimpiazzata. Allegri, certamente, sistemerà la Juventus ma i miracoli non può farli. E’ arrivato pretendendo l’allontanamento di Paratici e Ronaldo. Ci è riuscito su entrambi i fronti e in conferenza quando salutava Ronaldo gli ridevano anche le orecchie. Però deve farsi supportare adesso altrimenti finirà anche lui nel tritacarne. La Juve continua a sottovalutare l’assenza di un difensore e di un play. Se prendi Locatelli gli devi mettere vicino un cervello di centrocampo che a questa squadra manca. Altrimenti solo con Locatelli non hai risolto nulla, rispetto alla scorsa stagione dove il centrocampo faceva acqua da tutte le parti. In difesa discorso uguale. Numericamente sei a posto ma qualitativamente no. Bonucci e Chiellini vanno verso fine carriera e non l’inizio. Rugani è stato già bocciato e non viene considerato a Torino come il nuovo che avanza, al massimo, un ripiego. Serve un leader difensivo. Basta rivedere la partita con l’Empoli. Mancosu e Cutrone creavano sempre il panico ad ogni discesa toscana. La difesa non dà minimamente la sensazione di essere stabile. In avanti dovrà arrivare un bomber da affiancare a Dybala e Chiesa va messo urgentemente al centro del progetto tattico. Sarebbe semplice creare allarmismi dopo due giornate dove hai fatto un punto tra Udinese ed Empoli. Non sarà questa la Juventus, ovvio, ma se bisogna tornare a competere per lo scudetto ad Allegri vanno dati 3 calciatori forti. Uno per reparto. Ultima cosa, su Nedved. Vanno bene le bandiere ma se devono sventolare tanto per farlo non hanno senso. Nedved alla Juve sventola come tira il vento ma ha perso ogni tipo di credibilità. Tanto vale non intervistarlo più. Parla di Pirlo, conferma la sua posizione, e 5 giorni dopo viene cacciato. Parla di Ronaldo e 6 giorni dopo se ne va nonostante le rassicurazioni. Un dirigente deve avere credibilità. Pavel può essere un ottimo ambassador ma il ruolo che ricopre non gli si addice minimamente.
La vera vittoria, post datata, sull’affare Ronaldo è di Beppone Marotta. Per difendere le sue idee da aziendalista ci ha rimesso anche il posto ma è stato coraggioso e lungimirante. Era preoccupato per i conti della Juventus e non era favorevole all’ingaggio del portoghese. Ha avuto ragione su tutta la linea: tecnica ed economica. L’Inter se lo tiene stretto perché nonostante le difficoltà, Marotta incide quanto un bomber. E’ presto per mettere la croce sulla Juve come è presto per mettere la corona all’Inter. Bisogna aspettare fine settembre per abbozzare qualche giudizio. Il buongiorno, però, è di quelli belli. Inzaghi ha avuto un ottimo impatto con il mondo Inter, così come Correa e se davvero l’Inter non dovesse subire traumi dalle partenze di Conte, Hakimi e Lukaku bisognerebbe fare una statua a Beppone che ha fatto cassa e, sembra, non aver ridimensionato le ambizioni della squadra. Aspettiamo, però, a giudicare. Serve equilibrio, in tutto. Siamo ancora ad agosto, martedì chiude il calciomercato alle 20.00, e c’è ancora tanto da fare. I giudizi di oggi tra un mese valgono meno di zero.
Anche Sarri si è ripresentato benissimo al nostro campionato. 6 punti tra Empoli e Spezia e subito calcio champagne. Sarri, ormai, è una certezza ma anche alla Lazio manca qualcosa dal mercato. Lotito è stato un genio a cambiare Inzaghi con Sarri. Trovare la soluzione più vantaggiosa del problema stesso è un classico di Lotito. La Lazio potrà stupire e, mai come quest’anno, Lazio, Roma e Napoli potrebbero dare seriamente fastidio alla Juventus e alle milanesi. Vedere la Lazio è uno spettacolo per gli occhi.
Ho visto le prime due partite del Torino e ho letto le dichiarazioni di Juric. La mia riflessione: Juric, questa estate, non ci ha capito nulla. E dispiace perché è un ragazzo intelligente ma un allenatore che in rampa di lancio accetta Torino significa che ha creduto alle favole. Ed è stato anche presuntuoso a pensare che Mazzarri, Giampaolo, Nicola e Longo fossero tutti bolliti. Il problema del Toro non era l’allenatore. Juric non arriva e fa miracoli. Sarà andato negli studi milanesi di Cairo, avrà sentito la solita favoletta, ha accettato per la piazza e i tifosi e avrà pensato con me e con 3 acquisti sistemo la squadra. Juric, Juric…. A Torino i problemi sono altri e molto più grandi di quelli che si possano immaginare all’esterno. “Mi avevano parlato di altro”. Juric ha commesso una grande ingenuità che pagherà a caro prezzo. Le favole durano mezza estate poi contano i fatti. Il Toro, da anni, perde soldi e Cairo è uno attento ai conti. Quando non tornano va in apnea. Il Torino non è riuscito ad acquistare in due mesi Messias, figuriamoci se farà gli acquisti che vuole Juric. Qualcuno arriverà, certo, ma non saranno giocatori nelle ultime 48 ore utili al progetto tecnico dell’ex allenatore del Verona. Il Toro si riduce sempre agli acquisti delle ultime 48 ore e anche quest’anno andrà bene al Toro perché l’obiettivo è mantenere la categoria, tanto tra Spezia e Venezia rischieranno in poche in questo campionato ma certamente le ambizioni di Juric e dei tifosi del Toro sono diametralmente opposte a quelle della società.

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