Zorya-Roma, Skripnik: “Mourinho è una leggenda. Daremo tutto”.
Alla vigilia della sfida di Europa League tra Zorya Luhansk e Roma (domani ore 18.45), il tecnico della squadra ucraina Victor Skripnik ha parlato in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni sulle condizioni e le ambizioni dei suoi giocatori e sull’importanza dell’affrontare la Roma e Mourinho.
Come arrivate alla gara di domani?
“Abbiamo vinto due partite, ora i ragazzi sono fiduciosi. Non abbiamo iniziato benissimo la stagione, ci siamo qualificati in Conference League faticando e la prima partita della fase a gironi non è andata bene e tutto ciò influisce notevolmente sullo stato emotivo. Ma ora ogni partita regala una nuova speranza e vogliamo raggiungere un bel risultato in quella che sarà una festa perché viene a trovarci una squadra importante. L’atmosfera in campo e allo stadio, che domani vedrà il pubblico presente, aggiunge colore alla partita. Spero che avremo occasioni per giocare bene e raggiungere un risultato positivo. Sarà molto difficile, ma nulla è impossibile, soprattutto nel calcio e basta guardare le partite di Champions League. Ogni squadra ha una brutta e una buona giornata. Con la speranza e la fiducia che abbiamo acquisito nelle ultime partite, domani vogliamo dare tutto per ottenere un risultato positivo”.
Quanta pressione avete?
“Devi prendere l’onda giusta, come si suol dire. Ora siamo nella fase in cui tutti sono contenti, lo siamo noi, lo sono i tifosi e la classifica è più o meno importante. Ma questo torneo è speciale per noi quando giochi con squadre così importanti. Adesso è un buon punto di partenza per continuare a lavorare con lo stesso spirito e con lo stesso ritmo. Sarà molto difficile, ma abbiamo fatto esperienza l’anno scorso, abbiamo vissuto partite con avversari complicati. Ma sempre prima della partita c’è la speranza che oggi sia il tuo giorno e che sarai sicuramente fortunato. Non affrontiamo la Roma solo con questa speranza, ma lavoriamo anche con piena forza per mostrare ciò di cui siamo capaci. Dobbiamo mostrarci sicuri, ma non troppo rigidi. Domani abbiamo una partita molto importante contro una grande rivale, ma la storia dello Zorya ci insegna che gare del genere sono state già affrontate. Vogliamo scrivere la storia, oltre che fare un’esperienza che ci aiuterà in futuro. Vogliamo giocare questo tipo di partite e non guardarle in tv”.
Cosa vedi negli occhi dei tuoi calciatori prima di una sfida così importante?
“Per ogni giovane ragazzo che sta attraversando la fase di ambientamento nel calcio, ci sono partite che ti permettono di raggiungere alcune vette. C’è eccitazione, ma in campo non va un giocatore ma va una squadra. Tenendo conto dei giocatori esperti che non giocheranno ad un livello così alto per la prima volta, questo mix dovrebbe aiutare a raggiungere un buon risultato. Tutti vogliono difendere l’onore del club e mostrare il proprio gioco, perché anche i parenti dei calciatori guarderanno la sfida e fanno il tifo per la squadra. Senza queste partite, non puoi raggiungere l’esperienza necessaria, speriamo che vada tutto bene”.
Come sta Nikita Shevchenko e quando potrà unirsi alla squadra?
“Ora è a Kiev per la riabilitazione, il suo infortunio si è rivelato un po’ più difficile di quanto ci aspettassimo. Dovrà dedicare più tempo al recupero, ma fortunatamente non c’è stato nessun intervento chirurgico. È improbabile che lo vedremo prossimamente, speriamo recuperi per le ultime gare dell’anno”.
Perché Mourinho è “Special”?
“Non ho il diritto di parlare molto, perché tutto il mondo conosce la sua professionalità, come fa giocare le squadre e come le allena. Sa tutto del calcio. José è una leggenda vivente che viene a trovarci e questo è un grande onore. Un’esperienza molto bella non solo per i ragazzi, ma anche per me in particolare, perché posso parlare con lui e imparare molto da lui”.
Dicono che lo Zorya non abbia mai trovato un sostituto per Dmitry Ivanisena al centro del campo, è così?
“Non è corretto dire questo. Lo Zorya ha giocatori abbastanza qualificati e può rappresentare adeguatamente la nostra squadra in qualsiasi campionato. Questa è la nostra storia e la nostra vita, quando i buoni giocatori se ne vanno, ne arrivano altri e possono sostituirli a un livello degno”.