Mourinho alla guerra dell’inno: “Cantiamolo anche senza base”.
José Mourinho non aveva mai nascosto il suo gradimento per l’inno della Roma, apprezzato anche nelle trasferte all’Olimpico quando allenava l’Inter, scrive Andrea Di Carlo su La Repubblica. Un corto circuito di passione, una scarica di adrenalina per i tifosi, ma soprattutto per la squadra. Lo Special One aveva visto i giocatori canticchiarlo e percepito che tipo di carica aggiuntiva riuscisse a dare al gruppo. Contro Sassuolo e Udinese le note hanno accompagnato l’ingresso in campo delle squadre. Le immagini di Abraham mentre intonava “Roma, Roma, Roma” a pochi istanti dal calcio d’inizio, sono state riprese anche in Inghilterra. Un rituale stravolto, rispetto alla storia recente, che ha trovato la pronta opposizione della Lega. Il protocollo della Serie A prevede “O Generosa” quando le squadra sono in mezzo al campo. Ed è qui che l’intuizione di Mourinho rischia di diventare rivoluzionaria. L’escamotage perfetto per evitare la multa è stato trovato: via la base musicale, l’inno lo cantano i tifosi. Come accaduto contro l’Empoli, uno spettacolo visivo e canoro che i 30mila presente hanno avuto modo di regalare alla squadra. A tutto questo si è aggiunta anche la canzone di Marco Conidi“Mai sola mai”, che capitan Pellegrini ha fatto ascoltare nello spogliatoio. Mourinho è stato conquistato e lo ha voluto all’Olimpico.