La Roma c’è. I fedelissimi di Mou tengono la Roma in zona Champions.
La Roma rialza la testa. Dopo il 6 a 1 di Bodo non era facile, la pressione addosso ai giallorossi era enorme, eppure la squadra non ha mai mollato, riuscendo a imporre un pari al Napoli capolista, che per la prima volta dall’inizio di questo campionato non riesce a portarsi a casa i tre punti.
Una prestazione che riconcilia tifosi e calciatori, anche se la debacle norvegese non può essere dimenticata. Non lo fa nemmeno Mourinho, che manda in tribuna ben 5 titolari di quella partita: Kumbulla, Reynolds, Villar, Diawara e Borja Mayoral non “possono essere perdonati” dal tecnico.
E se in campo la Roma è quella migliore, in panchina si vedono tantissimi Primavera. E anche parecchie lacune: nemmeno un difensore centrale di ruolo, solo un terzino destro di 17 anni, e nessun centrocampista centrale sopra i 19 anni. Di certo non si potrà andare avanti così fino a fine stagione.
La partita però ha dimostrato come i fedelissimi di Mou siano tutti dalla sua parte: la squadra lotta, crea più occasioni del Napoli ma ha il grosso demerito di non riuscire a finalizzarne nemmeno una. Le palle gol di Abraham e Mancini gridano vendetta, e andavano sfruttate meglio. Ma difensivamente parlando la Roma è stata quasi perfetta: ottimo il lavoro dei terzini, gigantesca la prova dei due centrali, che sono riusciti ad annullare un indemoniato Osimhen.
La Roma esce dal campo a testa alta e con un punto che fa comunque classifica: i giallorossi mantengono infatti il quarto posto in solitaria, mantenendo alle spalle l’Atalanta e la Juventus. La brutta notizia è che la squadra ancora non riesce ancora a infrangere il tabù degli scontri diretti.
Ora servirà vincere a Cagliari, e non sarà facile. Mou però ha la ricetta già pronta: sarà confermato in blocco l’undici di ieri, quello che giocherà poi anche domenica prossima contro il Milan. La corsa Champions continua, e sarà affidata a 13-14 giocatori. In attesa di gennaio.