Roberto Pruzzo: “Mkhitaryan è sottotono e Zaniolo ancora non sprigiona tutta la sua potenza”.
Tony Damascelli a Radio Radio: “La Roma non ha ancora convinto. Spesso commette errori difensivi clamorosi. Questa partita non può sbagliarla Mourinho, le premesse non ci sono. La storia dell’arbitro in coppa… non è credibile. Comunque ha preso 8 gol dal Bodo, perchè non può prenderne uno dal Venezia? Deve stare attento alle scelte. La Roma non tira molto in porta, Zaniolo in questo momento non sa bene cosa deve fare, vuole fare tutto, ma preso dalla frenesia non riesce e complica ciò che potrebbe essere facile. Penso che la partita di Venezia abbia un risultato solo”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Si normalizza Mourinho per i risultati, ma la Roma è ancora quarta quindi, per ora, ha tre posizioni in più rispetto allo scorso anno. Lo chiamano Normal perché lo misurano in punti. La gente ha capito che la squadra non va bene per lo Special One e che non arriveranno i campioni a gennaio, anche se hanno compreso anche che possono arrivare a giugno. Si è capito che non è un problema di soldi, ma di organizzazione. I problemi della Roma sono nei cambi, ma anche nei titolari. Non si può giocare con Karsdorp e Vina”.
Franco Melli a Radio Radio: “Gli attaccanti dipendono dal gioco e dalla produzione offensiva. La Roma dal punto di vista dei contenuti una delle peggiori squadre del campionato in questo momento. La riprova contro i norvegesi l’abbiamo avuta. Mourinho continua con le sue scuse, con qualche altro passo falso le scuse finiscono”.
Furio Focolari a Radio Radio: “Le squadre che hanno giocato in coppa risentono spesso. La partita con il Venezia può diventare complicata. Abbiamo fatto il processo alla Roma, Mourinho e tutti hanno una possibilità di venire assolti con questa gara. La devono sfruttare. Ha avallato il mercato Mourinho, non è uno tacito. Non si può dire che non ha i giocatori, forse non ce l’ha perchè non l’ha saputi scegliere. Poi bisogna aggiungere Zaniolo, che non è ancora recuperato completamente, ma sulla fascia si sente. Se continuiamo a dire che Mourinho è il più bravo del mondo non facciamo un discorso giusto. Mourinho sta sbagliando tanto, spostando sempre il tema del discorso. Mourinho sfrutta l’enorme passione dei tifosi, ma la novità è che a fine partita hanno fischiato. Abraham verrà fuori. Zaniolo è stato fuori tanto tempo, e io lo capisco, ha voglia di spaccare tutto e a volte si incaponisce a fare le cose da solo. Ma passerà e tornerà quello che era. “
Nando Orsi a Radio Radio: “Ci sono due tipi di Roma, in Conference è deludente, in campionato è quarta. Gli obiettivi ci sono. Non sta giocando come qualcuno si aspettava, perché rischia tanto. Però il campionato è agli inizi, la Roma deve difendere il suo posto. Sono più le critiche che gli elogi, ma vediamo un po’. C’è da parlare, non benissimo, ma la posizione quella è. Se guardiamo i numeri l’obiettivo sarebbe centrato. Penso che Mourinho abbia avallato il mercato, altrimenti ci sarebbe da farsi domande su Tiago Pinto- Come giocatori la Roma davanti è messa bene, ma non riescono a trovare certe situazioni. Fino ad ora dico, aspettiamo.”.
Guido D’Ubaldo a Radio Radio: “La Roma ha avuto gli scontri diretti uno dietro l’altro, e sono affiorati i limiti di questa squadra. Quello che emerge è che questa è una squadra che ha bisogno di giocatori collaudati e la Roma che ha un organico di 13-14 di buon livello si ritrova in difficoltà. Gioca sempre la stessa squadra, questo è il limite di Mourinho, che ha bisogno di giocatori di un certo tipo”
Gianluca Lengua a Radio Radio: “Mourinho pungola la società come faceva Totti all’epoca dei Sensi. Non gli si può dare torto, la Roma non ha campioni, ma giocatori che ti possono portare 5-6, se va bene quarto. Mourinho racconta la realtà. Il primo passo è stato fatto, prendere l’allenatore. Non mi sento di metterlo in discussione oggi. C’è tanta confusione sulle seconde linee. Anche lui credo sia in confusione, ma da cosa nasce? Dal fatto che non ha una squadra da 18 titolari”
Stefano Carina a Radio Radio: “Questa è una città che mette in croce chiunque, figurati Mourinho. Credo che sia pericoloso mettere tutto in relazione ai risultati, si fa presto a scivolare settimi o sesti. Anche perché devi considerare che la Juve difficilmente resterà fuori dalle prime 4. Mi aspettavo la Roma più su, perché la Conference dovrebbe essere una formalità, ma non lo è. Si può metter in discussione Mourinho, ma dire che è bollito e deve andar via è un altro conto. Qualche cosa ha sbagliato, ora si capirà molto da gennaio. Lui vuole tre giocatori.”
Stefano Agresti a Radio Radio: “La Roma ha preso Mourinho e gli ha preso anche i giocatori. E’ lui che ci sta convincendo che la Roma non ha fatto mercato ed è scarsa, ma non è così, non è così scarsa. Il mercato l’ha fatto. La Roma deve insistere su Abraham, come si fa a non farlo. Ha bisogno di giocare con continuità e cercare il gol. Giusto farlo giocare, quando lo vedo giocare ho sempre la sensazione di un potenziale grande calciatore che non riesce a diventarlo. Non credo si possa puntare troppo su Shomurodov”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Momento complicato per Abraham, la gente è perplessa, non credo sia la caviglia il problema. È in difficoltà, fanno gol più o meno tutti, non me lo aspettavo. Qualche problema può esserci però ti devi inventare qualcosa, ma lui fa pochissimo. È un problema per la squadra in un momento che servono colpi dei singoli. La squadra ne risente, anche perché pure Mkhitaryan è sottotono e Zaniolo ancora non sprigiona tutta la sua potenza. Il tifoso non è stupido, ma la Roma comunque ha una classifica molto buona. Se dovesse battere il Venezia, che io considero un trappolone, ma non impossibile, poi c’è la sosta. E poi gioca con il Genoa. Io farei comunque giocare Abraham, gli serve un’iniezione di fiducia, un gol.. la Roma fa fatica. Però ha una classifica talmente buona che mi dà fiducia.”
Sandro Sabatini a Radio Radio: “ Abraham ha giocato bene quando non capiva una parola d’italiano e non c’era affiatamento. Poi cosa gli sta succedendo ora non lo so. Le qualità non spariscono, però è evidente che l’adattamento al calcio italiano lo sta un po’ subendo. Sono 5-6 partite che non ne indovina una. Mi dà l’impressione di essere molto acerbo. Manca Dzeko, lui faceva giocare e segnare anche Mkhitaryan e Zaniolo, e comunque li aiutava.”