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L'Arbitro - 08/11/2021

Aureliano senza scuse

Una staticità che può andare bene per certe gare, magari di medio cabotaggio. Stavolta, scrive Il Corriere Dello Sport, E.Pinna, il compassato Aureliano non esce bene dalla partita, insufficiente sotto tutti i punti di vista. Magari è davvero arrivato il momento di dedicarsi al VMO (Video Match Official), il ruolo Fifa che gli è stato dato dai vertici dell’AIA dal primo gennaio 2022. Soglia del fallo incomprensibile: fischia mezzi falli (punizione dell’1-0), poi non li fischia più (su Karsdorp arriva il giallo per una protesta giusta, ma anche su El Shaarawy in area e su Ibanez prima del rigore). Non ammonisce per falli da giallo (su Pellegrini a metà primo tempo), poi lo fa (Abraham su Sigurdsson), poi ancora ammonisce per falli normali.

Non fa meglio il VAR (Fabbri), ma ha l’attenuante. L’episodio è sul rigore assegnato al Venezia: visto così siamo sulla scia iniziata da Mariani in Inter-Juve (Dumfries su Alex Sandro), non fatta dal soliti Chiffi in Empoli-Inter (D’Ambrosio su Bajrami), ignorata da Maresca in Roma-Milan (Kjaer su Pellegrini). E’ forse il contatto meno netto di quelli ricordati, ma c’è, Fabbri per giustificare il collega lo manda in loop. Il problema è che appena prima c’è una spinta di Kiyine su Ibanez, sta saltando, viene toccato sulle spalle, ed è soprattutto la seconda spinta ad essere fallosa. Perché Fabbri non è intervenuto? Netto il fallo di Haps su Abraham, ma Pellegrini che lo aveva servito era in offside, qui attento il VAR. 

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