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Roma In FM - 13/11/2021

Piero Torri: “La Roma ha preso una garanzia, diamogli tempo”.

Franco Melli a Radio Radio: “Sono rimasto deluso dall’Italia. L’ondata di euforia e le beatificazioni post-Europeo mi avevano fatto aggregare al carro del vincitore. Avevo qualche sospetto e non vorrei che prendessero corpo. E cioè che questa Italia ha vinto l’Europeo un po’ per caso ma che poi il valore effettivo sia sempre quello”.

Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Come si fa a non essere d’accordo con le parole di Totti e De Rossi? Conta la Roma, prima di chiunque altro, persino di Mourinho. Manifestare dei dubbi su di lui non significa diventare laziali… Poi bisogna vedere in che modo si fa, si può discutere di tutto ma basta saperlo fare. Detto questo, avanti con Mourinho. La Roma ha preso una garanzia, diamogli tempo”.

Gianluca Lengua a Radio Radio Mattino: “Kumbulla è uscito ieri al 17esimo, si temeva qualcosa di importante. Sembra non sia nulla di grave, e non c’è preoccupazione. La Roma in estate si è dovuta fidare di Smalling. Hanno cercato di piazzarlo ma non ci sono riusciti, ma avevano capito che qualcosa non andava. E’ quello su cui aveva puntato Fonseca, questo è il risultato. Non è che sia colpa di Fonseca, però è un anno che non gioca a pallone. In un nuovo modulo non metteresti Zaniolo. Ma non può saltare lui, quindi devi trovare una soluzione. Con la difesa a tre è difficile trovargli un posto, a meno che non lo alterni con Pellegrini dietro le punte. Lui ha bisogno di spazio per correre, non ce lo vedo in quel ruolo.”

Stefano Carina a Radio Radio: “Smalling è indispensabile per determinati fattori, intanto per quello tattico se vuoi giocare a tre. Ma anche se vuoi fare a 4, Mancini non è il classico ‘dominante’ e Ibanez neppure è un leader, sono buoni secondi. È fondamentale anche per capire le strategie della Roma a gennaio. Smalling ha avuto sei stop stagionali, sono tantissimi per un atleta. MA si pensa di poterlo portare di nuovo in condizione. E lui fa la differenza. Dopo la seconda operazione mi sembra che Zaniolo abbia perso un minimo di spunto, gli manca l’ultimo dribbling, io lo proverei venti metri indietro come uno dei centrocampisti, perchè ha la potenza intatta ma ha perso un po’ il quid nell’ultimo dribbling. Se lo arretri gli dai la possibilità anche di giocare più centrale.”

Andrea Di Carlo a Tele Radio Stereo: “Alle parole di Totti e De Rossi mi sono fatto una domanda: ma chi ha messo in discussione Mourinho? I Friedkin non parlano, il loro pensiero nemmeno filtra e Pinto non ha espresso giudizi. Delle volte il microcosmo-Roma crea dei film paralleli alla realtà. Mourinho non è in discussione”.

Furio Focolari a Radio Radio: “Malissimo Donnarumma. Male Bonucci, Acerbi, che se è quello che ha dimostrato la Lazio si deve mettere le mani nei capelli. Male Barella. Anche Jorginho e Locatelli, ma pure Chiesa e Insigne. Non salvo nessuno. Ma ciononostante avresti vinto. Secondo me l’Italia si qualifica, sono ottimista sui fatti ma non sulla squadra. È stata una brutta partita. Se è rigore quello della Juve contro l’Inter e quello del Venezia contro la Roma, allora lo è anche quello. Se il metro è questo. Secondo me è un rigorino.”

Stefano Agresti a Radio Radio: “Italia favorita, ma abbiamo l’angoscia addosso. Il rigore di Jorginho l’ha calciato spaventato, ha cercato di tirarlo diversamente. Forse era meglio farlo tirare ad un altro, però lui è un grande rigorista. Questo è un rigore televisivo, non è molto netto”

Nando Orsi a Radio Radio: “Confusione totale ieri, brutta Italia. L’1-1 giusto, la Svizzera ha fatto il suo. Non me la ricordavo un’Italia così. Non riusciva a fare un passaggio filtrante. Ora le cose si complicano, devi andare in Irlanda a vincere. Ce la siamo complicata da soli. Dopo l’Europeo non me l’aspettavo. Italia al Mondiale al 55%. Mourinho fa giocare, deve diventare una certezza chi scende in campo. L’anno scorso non si parlava benissimo di Pedro quando giocava alla Roma. Ora dovrebbe rimpiangerlo? Non credo. Non si può stare con Mourinho e poi criticarlo, la tifoseria ha parlato. In questi periodi si è parlato poco di pallone con la Roma”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Forse la vittoria dell’Europeo è stato un miracolo. Io dò attenuanti a Mancini. Per venti minuti ieri non l’abbiamo mai vista. Forse si poteva avere di più da Tonali in mezzo al campo. Locatelli non l’ho capito che ruolo abbia, Jorginho è in confusione totale. Il pari alla fine te lo porti a casa e guardi la prossima. Non saprei trovare sufficienze. Lì magari dal dischetto se hai lucidità mandi avanti un compagno che sta meglio di te. L’Italia si qualifica al 50%. Roma? Gli attaccanti hanno dato una buona risposta a Venezia e hanno dato idea di poter giocare insieme. Quindi si può riproporre a Genoa. Però è una partita complicata, soprattutto in questo momento. La Roma se la rischia, a Marassi difficile. A Venezia la Roma ha ritrovato due attaccanti che possono coesistere, il resto lo vedremo.”

Sandro Sabatini a Radio Radio: “Penso che alla fine l’Italia si qualificherà. E in questo caso benedette queste piccole delusioni, perché vanno sfruttate per cambiare. Mancini ha commesso l’errore di Lippi, ha rimesso in campo sempre la squadra che ha vinto. Invece devi seguire di più il responso del campionato. L’Italia si qualifica al 70%. Se Mkhitaryan non rende molto, di chi è la colpa? Si sta creando una cosa per cui va bene solo Mourinho, non è così, discutiamone. Prendo l’esempio di Kumbulla. Forse non spenderesti tutti i soldi che hai speso, ma nell’ultima partita non aveva fatto toccare palla a Lewandowski. Che in Italia non possa nemmeno fare il guardalinee mi sembra esagerato. Mourinho è una certezza, ma non buttiamo via le soluzioni singole o collettive. Domenica Abraham e Shomurodov sono andati meglio insieme. Mkhitaryan ha una carriera che non è continuo, non è ora. Magari devi sfruttarlo per queste caratteristiche. Per cui è chiaro che ci si aspettava di più dalla Roma, ma non solo dai giocatori, anche da Mourinho, detto con stima.”

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