Shevchenko-Mourinho, un amore mai sbocciato
“Ho grande rispetto per Mourinho, il suo arrivo ha dato tantissimo al calcio italiano”. Queste le parole di stima di Andriy Shevchenko nei confronti dello Special One durante la conferenza stampa di presentazione al Genoa. Ma non è sempre stato così. In un’intervista rilasciata al Daily Mirror nel 2009, il giocatore ucraino parlò del suo rapporto con il portoghese ai tempi del Chelsea, quando Sheva cominciò la sua discesa dopo aver vinto tutto con il Milan.
“Il mio flop al Chelsea fu colpa di Mourinho”. Così aveva detto al Daily Mirror Shevchenko nel 2009, quando la sua avventura al Chelsea era ormai terminata. “Era un ottimo organizzatore, attento a ogni dettaglio prima delle partite. Era incredibile. Ma forse avrebbe bisogno di parlare di più con i suoi giocatori”. Il giocatore ucraino era stato pagato ben 45 milioni all’epoca da Abramovich, ma non ha mai rispettato le attese del patron russo.
L’insuccesso in Inghilterra, raccontato dai soli 9 gol in 47 presenze maturate in due anni, non è stata però soltanto colpa del portoghese. Come determinano i numeri scarni, anche gli infortuni hanno delineato quella parabola discendente dalla quale Shevchenko non si è più ripreso. È rimasta famosa la scena in cui Mourinho, durante una partita dei Blues, rispose a una domanda di un tifoso, Zach Rowe: “José, dov’è Shevchenko?”. Lo Special One mimò il gesto della mazza da golf che impatta la pallina, per dire che il giocatore era impegnato in una partita di golf. Come sempre accade, anche quella volta il tifoso era pronto a riprendere tutto con il telefonino, tanto che il video venne poi inviato al Sun, che lo rese virale.
A distanza di anni da questo rapporto calciatore-allenatore non certo idilliaco, l’ucraino ritroverà il suo tecnico ai tempi dell’Inghilterra come collega, nella partita di domenica sera di Marassi. Tutti si chiedono come possa essere l’approccio dell’ex bomber milanista alla panchina, dato che da allenatore Shevchenko ha guidato la nazionale ucraina per cinque anni (compresa l’avventura all’Europeo) e nulla più. Se sarà uno di quelli che parla con i suoi giocatori o se adotterà un tipo di ideologia ‘mourinhana‘.