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Post Partita - 22/11/2021

Mourinho: “Felix ci ha dato una marcia in più. Mkhitaryan il migliore in campo”

Jose Mourinho ha rilasciato delle dichiarazioni a Dazn al termine della vittoria della Roma per 2-0 in casa del Genoa. Queste le sue parole: 

L’abbraccio di Felix?
“Gli avevo promesso che gli avrei comprato delle scarpe che gli piacciono tanto e costano tanto. Lui è venuto da me per dirmi di non dimenticare. Domani mattina le vado a comprare, poi c’è la Primavera nel pomeriggio, mi dispiace per De Rossi ma Felix non sarà con loro (ride ndr.)”.

Partita difficile e bloccata nel primo tempo, poi la Roma è venuta fuori.
“Bloccata, ma sempre con qualità di gioco, dominio. Spesso mancava un po’ di verticalità, ma sempre in controllo del possesso. Tanti hanno fatto bene ma Mkhitaryan è stato il migliore in quel ruolo, partita fantastica. Sempre molto bene nelle coperture preventive delle ripartenze del Genoa. Mancava un po’ di verticalità, loro nel secondo tempo si sono abbassati ancora di più. c’era meno spazio e lì ho pensato che Felix ha un profilo diverso che come contro il Cagliari e il Milan è entrato ed ha creato difficoltà agli avversari con la sua fisicità ho pensato potesse aiutare e lo ha fatto tanto. Però la squadra secondo me ha giocato bene”.

La prima cosa che ha pensato quando ha visto Felix?
“Loro lavorano vicino a noi, nel campo sintetico perché non ne abbiamo molti naturali e questo è un handicap nella crescita, ma sono praticamente insieme a noi. Lui e altri 4-5 viene con noi dall’inizio della stagione. Quello che mi ha impressionato di più è la freddezza davanti alla porta, non è tecnicamente un fenomeno ma nel momento di segnare è freddo e tecnicamente molto bravo. Poi la sua fisicità e la sua umiltà perché qualche volte in queste nuove generazioni ci sono ragazzi che pensano di sapere tutto. Lui è l’opposto, uno che mangia dalle nostre conoscenze, la mia e degli altri giocatori, uno che mangia tutto. Mi dispiace solo per De Rossi perché perde Felix ma anche lui sarà contento”.

Ha riacceso la Roma che comunque stava facendo una partita giusta in ogni fase.
“Felix quando entra cambia la dinamica del gioco. Trova una squadra che ha corso tanto, abbiamo avuto una percentuale altissima di possesso e abbiamo girato molto bene. Tammy anche se non ha creato tanto si è mosso bene, hanno fatto tanto lavoro e creato tanto. Karsdorp ha giocato molto bene secondo me, El Shaarawy ha fatto uno sforzo tremendo per adattarsi a questo modo di giocare perché è chiaramente un’ala, un giocatore offensivo. Ha fatto un lavoro fantastico per noi. Felix ha questa intensità anche nel momento di pressare e costruire, Shomurodov stava finendo la benzina e lui entrando ha dato un’altra marcia. Ho sempre pensato che potevamo vincere, in alcuni momenti ho temuto potessimo pareggiare e sicuramente sarebbe stato frustrante, ma comunque con un feeling molto positivo per l’atteggiamento di squadra, di voglia di vincere perché non stavamo giocando male. Contro il Venezia anche abbiamo fatto bene ma lì venivamo da una serie di risultati difficili per noi e penso che i giocatori sentano questa pressione”.

Zaniolo come sta, perché non ha giocato? Dove lo metterebbe in questo modulo?
“Questa rosa non è stata costruita per giocare così. Si può chiedere lo stesso per Perez, anche per El Shaarawy o Mkhitaryan. Con le difficoltà che abbiamo dobbiamo trovare il modo di giocare senza un terzino sinistro che non abbiamo, è complicato. Nico in questo modulo di oggi per me è meglio che stia nella coppia d’attacco ma con più spazio per giocare. Quello che ho avvertito nel secondo tempo è stato il Genoa ancora più basso e stanco e magari anche loro sentivano la pressione di giocare per un punto che sarebbe stato importante. Quindi meno spazio, la linea a cinque, Badelj al centro praticamente tra i tre difensori e ho pensato che Felix è più diretto e verticale. Però con la mia esperienza in panchina guardo tutto e quello che mi ha colpito è che quelli in panchina festeggiavano quel gol. Quando vedi Zaniolo con quell’atteggiamento significa che è un giocatore di squadra e vuole esserlo. Sicuramente giovedì o domenica, o tutte e due, avrà la possibilità di giocare perché è un bravo giocatore”.

Cosa significa per la Roma ripartire in questo modo.
“Sono sereno perché ho vinto. Lo ero anche perché abbiamo lavorato molto bene in settimana. In conferenza ho detto che il lavoro settimanale era andato nella spazzatura, ma non era vero. Ho fatto un cambio a Veretout mettendolo dove dovrebbe giocare Cristante e ho messo Mkhitaryan lì, ho sentito che lui con la sua esperienza e qualità poteva fare tutto quello che ha fatto oggi. Gli è mancato solo il gol ma ha giocato molto bene, secondo me il migliore in campo ed è buono. Abbiamo giocato a centrocampo con tre che vogliono palla, sanno giocare e sono bravi tecnicamente, hanno girato palla e cercato di verticalizzare. Sono molto contento con questa opzione. Oggi è uno di quei giorni in cui un allenatore va a casa e si sente molto bravo perché quello che ha pensato è andato bene”.

Com’è stato ritrovare Sheva?
“Prima della partita mi ha fatto un bellissimo regalo, tradizionale del calcio inglese, una bottiglia di vino rosso. Abbiamo parlato tanto anche con Tassotti e dopo la partita mi succede sempre. Mi dispiace per Sheva, quando vincerà lui sarà lui contento e io dispiaciuto. Conta che abbiamo parlato tanto e che lui è innamorato di questo mestiere pazzo. Oggi essere allenatore è essere pazzo e lui è contento della sfida e mi auguro che vinca tanto”.

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