De Rossi: “Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mou, la Roma ha bisogno di convinzione”
Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma, è stato premiato ieri al Gran Galà Gazzetta Awards. Queste, le sue parole: “Io una leggenda? Non lo so, questi premi alla carriera ti fanno sentire un po’ vecchio però lo apprezzo e sono venuto a ritirarlo con piacere. Le leggende dello sport sono altre”.
Cosa è successo dopo Euro2020?
“Dopo aver raggiunto un traguardo del genere, un attimo di sbandamento può essere fisiologico. Siamo arrivati a un centimetro dalla qualificazione e siamo in corsa insieme alle altre Nazionali che giocheranno i playoff. Non c’è problema, ce la giocheremo. Resettare? Dobbiamo ricordarci che 4 mesi fa eravamo la squadra più forte d’Europa. Più che reset conviene fare un rewind e cercare ricordi positivi”.
Il momento della Roma?
“Non è facile né corretto giudicare da fuori. Non mi sono mai piaciuti gli ex che commentano sempre dopo le sconfitte. Mi tengo le mie idee. Forse la Roma ha bisogno di un filotto di vittorie che possa portare non entusiasmo, ma convinzione”.
Mourinho deludente?
“Il tifoso non deve aspettarsi nulla. Allo stadio ci vado poco perché sono introverso e non passerei inosservato. Mi attendo un processo lungo qualche anno, che riporterà la Roma in alto, grazie alle persone giuste. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da Mou, così come da Guardiola, Simeone, Klopp e Ancelotti, che sono tutti allenatori con cui qualsiasi giocatore vorrebbe passare del tempo, per rubare un pizzico di carisma. Per vincere servono persone che conoscono la parola vincere. Di sicuro non è la persona sbagliata”.
Ritorno con Totti?
“Stiamo facendo due percorsi diversi, con due obiettivi diversi e abbiamo due futuri diversi. Il nostro passato è legato a questa squadra, l’altro giorno c’era Francesco allo stadio e tutto s’è bloccato per cinque minuti. Non passiamo inosservati, non saremo dimenticati per parecchio tempo”.
Lotta Scudetto?
“Non so chi è favorito, sono tutte vicine. Una settimana fa avremmo detto Napoli, poi Milan ora Inter. Alla fine potrebbe spuntarla l’Atalanta, che da anni e continua. Non è facile, hanno a disposizione una squadra fortissima, anche se è costata molto meno rispetto ad altre, e ormai non sorprende più”.