Tiago Pinto: “Diawara non ha bloccato il mercato”
Il direttore sportivo della Roma Tiago Pinto è in conferenza stampa presso la sala stampa del Centro Sportivo Fulvio Bernardini per commentare e spiegare il mercato invernale del club giallorosso.
Pinto: “Soddisfatto di questo mercato, tanti nomi usciti solo una bugia. Il futuro non ci spaventa, Mourinho il nostro direttore d’orchestra, a settembre 2022 la rosa sarà pronta”
Sky Sport: E’ possibile chiedere il titolo del mercato della Roma, e vorrei sapere un retroscena. E quale è stata l’offerta più alta per un giocatore della Roma.
Cominciamo bene (ride, ndr). Mi fa piacere fare questa conferenza, è un’opportunità di chiarire. Il titolo? Sai che tutti noi impariamo ogni giorno. L’ultima conferenza stampa mi hanno fatto fare la mia pagella, ho imparato che non devo farlo. Sono stato male interpretato. Io faccio il mio lavoro e lascio a voi i titoli, domani li vedrò. Le offerte… credo che ci sono delle cose di cui preferisco non parlare. Sappiamo che il calcio è dinamico, ma è anche sempre lo stesso. I giocatori con più rendimento hanno più offerte. La cosa più importante nelle ultime tre finestre di mercato è essere riusciti a trattenere i migliori giocatori. Sono soddisfatto di questo. Il mercato è pieno di retroscena. In futuro forse se ne potrà parlare.. ho sempre un po’ di paura di parlare di queste cose. Io sto ancora imparando in Italia. La passione con cui dirigenti e agenti vivono il mercato e gli ultimi giorni di mercato mi colpisce. Cerco di essere metodico e ci sono storie che magari un giorno si potranno raccontare. Ora non è il momento.
Sky Sport: C’è stato il rinnovo di Pellegrini, Zaniolo è tra i pilastri per costruire il futuro e se sarà uno tra i primi con cui intavolare un incontro?
Mi ricordo che una settimana dopo la fine del mercato estivo la conversazione è la stessa. Credo con molta onestà che questo è il momento del collettivo. Tutti noi nei prossimi mesi dobbiamo aiutare mister e giocatori a concentrarsi sui risultati. Gli interessi individuali verranno discussi a tempo debito. Ora non è il momento di parlare di rinnovi. Questa squadra e questa famiglia devono affrontare competizioni.
Gasport: Volevo chiederle il voto al mercato… ma è stato chiaro. Questo mercato di gennaio ha accorciato le distanza della Roma dalla Champions?
In tutte le finestre di mercato l’obiettivo è migliorare la squadra, con umiltà riconoscere che con il nostro mercato siamo riusciti a portare due ragazzi che hanno subito aiutato e trovare progetti giusti per chi non giocava. Il mercato di gennaio è particolare, bisogna capire cosa manca e vedere se siamo capaci di portare a casa giocatori dal rendimento immediato. Con umiltà, penso che alla fine di dicembre abbiamo fatto un lavoro interessante nel capire le mancanze della squadra. Dove bisognava intervenire e come. Abbiamo fatto un lavoro veloce e i ragazzi hanno subito migliorato la squadra. L’ha detto anche il mister.
Gasport: C’è la voglia di riscattare i nuovi?
Come ho detto, abbiamo tempo di pensarci.
Il Tempo: Si continuerà a seguire la linea di non vendere i titolari e comprare i giovani o no? Come pensa di risolvere il problema di liquidità?
La cosa più bella del progetto che abbiamo è il modo di lavorare. La proprietà è sempre presente, l’allenatore è il nostro direttore d’orchestra, è uno dei migliori del mondo. Non ho paura del futuro, nei prossimi mesi tutti insieme continueremo a portare avanti un piano, a settembre 2022 la rosa sarà più forte di quella di oggi.
La politica di non cedere i migliori andrà avanti o qualche titolare potrebbe essere ceduto per fare posto a un titolare migliore?
Abbiamo obiettivi sportivi, vogliamo diventare competitivi. E opereremo in tal senso la prossima sessione di mercato, indipendentemente da quello che facciamo.
Il Romanista: Voto più alto in entrata o in uscita?
Nelle entrate siamo stati veloci a identificare quello che dovevamo fare. Siamo stati pratici. Nelle uscite… quando i giocatori non giocano abbiamo tre opzioni, far diventare la squadra più coesa, poi cercare il progetto giusto per chi non gioca e terzo fare un bilancio tra quello che risparmiamo e quello che spendiamo. Anche nelle uscite abbiamo fatto quello che dovevamo fare.
Diawara ha bloccato il mercato? E quali trattative ci sono state?
Diawara non ha bloccato niente. Il calcio è come un matrimonio, se non tutte e due le parti hanno voglia, le cose non si fanno. Ma non è vero che non è arrivato un terzo acquisto per colpa di Diawara. Vi chiedo un po’ scusa, ci sono cose che non capisco, e devo chiedere scusa e devo condividere con voi il mio pensiero. Al 12 di gennaio abbiamo portato Oliveira, dopodiché abbiamo sempre detto che il mercato era chiuso. Chiaro che non è al 100%, perché magari succede qualcosa e devi rimediare. Alcuni di voi hanno scritto Danilo, Xhaka, Kamara… Moutinho per quello che ho capito è stato uno scherzo che è diventato una notizia. Alcuni di voi si lamentano che Pinto non parla e non dice niente, tutti questi nomi… non c’è stata nessuna trattativa. Tutta una bugia. Anche Kamara. Un giorno posso spiegarlo, ora no. Mi dispiace che tutti questi ragazzi di cui si è parlato sono stati obiettivi sfumati… io non ho mai parlato di nessuno di loro.
Leggo: Forse mi sono perso Zakaria… c’è stato un problema con lui?
Vi dimostro che dico la verità, non l’ho incluso di proposito. Quando cerchi di prendere un calciatore ci sono tanti fattori che influenzano la decisione. Non voglio commentare il suo caso specifico, ma è un giocatore che seguivamo e che conoscevamo bene. Si può dire che lo scouting lavora bene. Magari il direttore sportivo è scarso (ride, ndr)
Abraham, siete preoccupati del diritto di recompra?
Esiste, ma non ci preoccupa. Sono felice perché sta giocando bene e ha rendimento. Ma come ha detto il mister può fare meglio, diventare più forte, da solo e in collettivo. Per il primo anno in Italia, che è difficile, credo stia facendo bene.
Corsport: Rispetto all’inizio, fate meno attenzione agli algoritmi ?
Devo concentrarmi sulla Roma, non sulle altre squadre. Devo pensare al nostro mercato. Non perdo tempo a seguire quello che gli altri fanno, certo lo teniamo in considerazione. L’algoritmo? Ho un po’ più fiducia in voi, e forse voi di me. Sapete che non dico bugie. Non capisco dove sia uscito il tema dell’algoritmo. Oggi nel calcio c’è un rischio grande, prendere un calciatore sbagliato. Dobbiamo ridurre il massimo possibile questo rischio, non abbiamo mai preso un calciatore per un algoritmo. Quando sono arrivato ho preso El Shaarawy, e non avevo bisogno di un algoritmo. Idem per Rui Patricio. Reynolds? Magari è una scelta sbagliata, ma non un algoritmo. Io devo riunire informazioni e fare la scelta giusta, questo è il mio lavoro. Non possiamo dimenticare che oggi i dati sono importanti, ma non possiamo creare l’idea che se prendiamo qualcuno è perché l’ha detto un algoritmo. Quando le cose vanno bene o male non è colpa dell’algoritmo, è mia.
Corsera: Lei ha già un biglietto da visita, se prendiamo quest’ultimo mercato l’acquisto migliore è stato Vlahovic, e contatti diretti sono utili in questi casi. La Roma in questo senso come è messa, è una società che in ambito di mercato ha le porte aperte?
Lavorare in Portogallo e in Italia è diverso, Roma e Benfica sono diversi. L’esempio che hai fatto, posso fartene diversi. Non c’è bisogno di parlare di Juve. Posso dirti che quando sono arrivato Pau Lopez era in panchina e aveva poco valore di mercato. Dopo ha recuperato la fiducia, ma si è infortunato. E sei mesi dopo ha portato 12mln di euro. Under ha fatto 200 minuti in Premier, abbiamo trovato la squadra giusta e oggi rappresenta 8,4mln. Ti posso parlare anche di ragazzi, come Coric, Bianda, Kluivert, che non giocavano e ora sì. Il denaro viene dopo. Non capisco che vuoi dire con i rapporti, io parlo con tutti, privilegio il rapporto con il club piuttosto che gli agenti. La Roma ha potere sociale, se qualcuno non vuole aprire la porta a Pinto, sicuro alla Roma la apre.
Il Messaggero: Può garantire che Zaniolo giocherà nella Roma il prossimo anno?
Non posso io, e non può nessuno.
Sembrava che servisse un regista, le chiedo come mai non sia arrivato e se è un obiettivo?
Mourinho ha anche detto che il mercato non è chiuso ma non si aspettava nessun altro. Come ho detto, il mercato estivo è molto lontano. Quando finisce il mercato per noi comincia un’altra stagione. Abbiamo tutti la testa al campo, questo è il momento di migliorare gli strumenti della nostra orchestra e creare una sinfonia che meritano i tifosi della Roma. Centro Suono Sport: Meno di un anno fa il calcio denunciava una crisi economica dovuta alla pandemia, un anno dopo commentiamo il mercato invernale più ricco degli ultimi anni. Indipendentemente dalla Roma, lei si aspettava questo tipo di mercato?
E’ vero che ci sono state trattative costose, ma circoscritte. Ci sono club che quando hanno problemi devono reagire e magari questo provoca questi movimenti di mercato. Dopo il Covid noi come società stiamo imparando a viverci. Noi aspettiamo che il mercato si rigeneri. Non ti posso dire che il trasferimento A o B mi ha sorpreso, ci sono sempre sorprese. Credo che nelle prossime finestre il mercato sarà più normale degli anni scorsi, ma non tornerà mai a 3-4 anni fa, con i trasferimenti di Neymar o Coutinho. Siamo tutti un po’ più equilibrati.