Mario Sconcerti: “Nella Roma tutti devono dare di più, squadra, allenatore e società”.
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Prima mi è venuto in mente il centrocampo della Roma di qualche anno fa e credo cha quei giocatori bastava metterli in campo per fare la differenza. Sicuramente gli allenatori hanno la loro responsabilità ma alcuni calciatori ora a Roma e a Torino che sono sopravalutati”.
David Rossi a Roma Radio: “A me dispiace che questa squalifica di Mourinho arrivi dopo una situazione meno grave di tante altre che abbiamo avuto in questa stagione. Se fosse arrivata dopo i torti col Milan o a Venezia, sarebbe stato meglio. Così, per due minuti di recupero, nei quali non è affatto detto che saresti stato in grado di segnare un gol, non c’è un torto effettivo ma un torto ipotetico. Mentre su un rigore dato o non dato c’è un torto materiale, e la tua squalifica viene agganciata a un’evidenza oggettiva, e non possono dirti niente. Penso che per Mourinho quella del recupero sia stata proprio la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso…”
Franco Melli a Radio Radio: “Due giornate di squalifica per Mourinho per quello che è successo dopo la partita per me sono poche”.
Riccardo Trevisani a Tele Radio Stereo: “Capello, Trapattoni, Allegri, Mourinho, sono allenatori vincentissimi ma antistorici. In un calcio con 17 persone nello staff, in cui si fanno schemi come quelli del Verona, non può bastare un 4-4-2, il rumore dei nemici… “.
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Mi farebbe piacere se Totti tornasse alla Roma. La Roma ha bisogno di romanità all’interno e anche di persone che dal punto di vista tecnico possano dare giudizi sui giocatori”.
Massimiliano Magni a Rete Sport: “Faccio fatica a immaginare una scena del genere da Tiago Pinto, se le cose sono andare in quel modo, avrebbe sbagliato. “Ti ha mandato la Juventus“…non esiste. Da Mourinho certe cose me le aspetterei, primo perchè non è un dirigente, e poi perchè questa è la sua strategia di comunicazione. Che lo faccia la Roma a livello dirigenziale mi sorprende, bisognerebbe tenere un comportamento più istituzionale. Capisco la rabbia per la partita, ma certi riferimenti mi sorprendono molto…”
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Il grande dubbio è sulle prospettive e le richieste dei Friedkin. Prima c’era qualcuno che parlava con loro, ora neanche più quelli. Berardi come Pinto ha una carica importante, ma quanti poteri hanno? Temo che per Pinto si prospetti lo stesso percorso di Petrachi, spero rimanga a Roma perché significherebbe aver fatto un buon mercato ma ho dei dubbi. La Roma ha 4 tesserati squalificati per le prossime partite, sono tanti. Se i Friedkin avessero ascoltato i consigli di Fienga e della dirigenza italiana, forse oggi avresti un direttore sportivo normale”.
Jacopo Aliprandi a Rete Sport: “Tutta questa storia ci dà una notizia: che la Roma ci crede ancora al quarto posto. E’ un fatto positivo anche dal punto di vista della squadra. Io non credo che la squadra giochi contro l’allenatore, anzi, molti di loro devono dimostrare di meritarsi una conferma nella Roma, o anche un trasferimento in un club che sia almeno dello stesso livello della Roma. Perchè se te ne vuoi andare, bisogna capire pure chi ti prende, perchè altrimenti la Roma ti lascia in panchina, a loro non interessa, guarda cosa è successo a Diawara…”
Mario Sconcerti a Tele Radio Stereo: “La Roma è una squadra che non pensa tutta insieme. La spina dorsale buona Mourinho ce l’ha, ma manca la compattezza di pensiero. Tecnicamente i giocatori non sono scarsi, perché hanno dimostrato già di non esserlo. Nella Roma tutti devono dare di più, squadra, allenatore e società”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Alla fine Mourinho ha preso due giornate, che potrebbero diventare una, quindi niente di che. La cosa che ha fatto più ridere sono i commenti dei giudici che raccontano la storia ridicola che Mourinho mentre insultava l’arbitro doveva fermare Pinto che insultava l’arbitro, una cosa ridicola da Borgorosso… Mourinho fa quello che fa scientificamente, e non perchè ci crede, mentre ciccio bello (Tiago Pinto, ndr) era scattato perche ci crede davvero, e allora lui ha dovuto fermarlo perchè sennò succedeva il panico…Una cosa veramente da ridere…”
Maurizio Catalani a Rete Sport: “Di Costanzo che se ne va dalla Roma da uno a dieci me ne frega zero, non è un problema mio, io non lo avrei mai chiamato. Totti? Dei problemi personali delle persone ho massimo rispetto, non mi interessa fare l’Alfonso Signorini della situazione, quel modo di fare giornalismo mi fa vomitare. Per quanto riguarda la squalifica di Mourinho, me l’aspettavo più corposa, e penso sia inutile fare ricorso. La squalifica di Pinto invece lascia il tempo che trova, trattandosi di un ds. Il problema è nostro: la Juventus forse manderà gli arbitri in giro per la bergamasca, non certo da noi. Noi facciamo tutto da soli…La Roma è una squadra improponibile, inguardabile, che non ha né capo né coda…”
Tony Damascelli a Radio Radio: “Totti tempo fa si è lamentato degli arbitri che avevano tolto due scudetti alla Roma. L’allenatore della squadra in questione era proprio Josè Mourinho. Andrebbe detta anche al portoghese questa cosa. Mi auguro che Totti torni alla Roma e me lo auguro per lui. Sono rari però gli esempi di ex calciatori che occupano un posto importante all’interno della società. Nedved e Zanetti sono figure più decorative che esecutive nonostante abbiamo grande esperienza. Solo Boniperti in Italia ha ricoperto un ruolo esecutivo. Non abbiamo questa cultura. Totti dovrebbe essere presente a tutte le partite”.
Tiziano Moroni a Rete Sport: “La squalifica di Pinto ci ha stupito: un ds precisetto, pacato, che perde la brocca in quel modo, che deve essere addirittura fermato da Mourinho, non me l’aspettavo… E’ vero, la Roma gioca malissimo, ma con quei sei punti tolti dagli arbitri starebbe in zona Champions, non ha mica un distacco di 25 punti dalla quarta… La Juventus non è che sta facendo lo stravedi, e può darsi che Mourinho e Pinto stiano rosicando perchè ancora ci credono…”
Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Quello che manca alla Roma e a Mourinho sono i risultati. Io sono schiavo del risultato, e questo non mi rende meno tifoso della Roma. Io sono attaccato ai risultati e alla classifica, e inorridivo davanti al pensiero baldiniano del “vincere o perdere non conta niente, quello che conta è il percorso”. A Paulo Coelho, ma tornatene a Londra… Quanto volte ci siamo detti: “Ma come mai con Totti, De Rossi, Pjanic, Nainggolan, Benatia, non vinciamo niente?”. Perchè a capo della Roma, a parte il proprietario, che di pallone non capiva niente come tutti gli americani, c’era colui che doveva rappresentare la Roma che sosteneva che vincere o perdere non contava niente. Ora spero che i Friedkin mettano così tanta pressione alla squadra, che non andranno più a chiedere il rinnovo contrattuale, ma la rescissione…”
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Non si è ben capito cosa sia successo nel post partita. I Friedkin hanno dei dubbi per quanto riguarda il mondo arbitrale ma non parlano. Quello che è successo sabato ci deve far riflettere: loro usano Mourinho per fare a spallate, ma quello che conta è la proprietà. Se mandi da solo Mourinho prende due giornate, il preparatore dei portieri altri due e così via. Non riusciamo a vedere una società che si comporta in modo compatto e che abbia una strategia. Il mercato è sbagliato e le scelte non si capiscono. Già si parla del riscatto di Oliveira ma non sta facendo bene. Se tu chiedi ai tifosi se preferiscono avere Mourinho o i Friedkin il prossimo anno, ti dicono il portoghese, nonostante i Friedkin abbiano salvato la Roma dal fallimento. So che ci sono stati contatti con Xhaka ma c’è in ballo anche Maitland-Niles. Per avere Xhaka ad un prezzo accettabile, ti inseriscono Maitland-Niles nell’operazione. So che si stanno muovendo molto sul mercato spagnolo”.
Federico Nisii a Tele Radio Stereo: “La Roma per demeriti suoi in questo momento non conta all’interno del calcio italiano però che a qualcuno non stia simpatica è vero. Non mi sento di raccontare di una Roma che non raggiunge i suoi obiettivi per colpa di qualcuno. La Roma ha molti problemi, più di quanti ne avrei immaginati ad inizio anno. Tra questi ci sono anche qualche errore arbitrale”.
Furio Focolari a Radio Radio: “Sarebbe bellissimo vedere Totti di nuovo nella Roma, perché Totti è la Roma. Le nuove generazioni ancora venerano lui, tanti bambini giocano con la maglia di Totti ancora, non con quella di Zaniolo o di Abraham”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Si parla di un tentativo di affrontare l’arbitro, sono state segnate diverse infrazioni. La terza giornata è stata tramutata nella multa da 20000 euro. La Roma farà ricorso perché la ritiene esagerata. Sono stati squalificati 4 tesserati. Mi impressiona la reazione di Mourinho, non ho visto questo scandalo. Capisco il nervosismo ma invito la Roma ad una maggiore calma perché questi atteggiamenti non portano a nulla. Non so se ci sono tifosi che credono al quarto posto anche stando a -6. Ci speriamo tutti ma non ci crediamo, neanche Mourinho. Quando vedo le gare delle altre squadre vedo un livello tecnico più alto”