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La Partita - 13/03/2022

Un rigore al 94′ salva la Roma da una meritata sconfitta

Di Roberto Rossi – La Roma esce indenne dalla “Dacia Arena” solo perché Zeegelaar pensa di fermare Shomurodov colpendo con un pugno il pallone che sarebbe stato probabilmente ingiocabile. Finisce 1-1 una partita dominata dall’Udinese fin dalle prime battute di gioco. Aggressiva con una difesa arcigna e un centrocampo mobilissimo è un pressing molto asfissiante.

Rui Patrizio è stato l’autentico protagonista salvando a più riprese la porta giallorossa e graziato nel primo tempo da Makengo, il cui tiro viene deviato sul palo dal portiere e dopo sbatte ancora sulla schiena dell’estremo giallorosso colpendo il palo e poi il salvataggio di Mancini sulla linea di porta. L’Udinese era passata con Molina al 32’ gran sinistro angolato che batte Rui Patricio. La Roma nel primo tempo creava i presupposti del gol con un contropiede Zaniolo/Abraham sprecato in malo modo, mentre un tiro debole di Sergio Olivera finiva lemme, lemme fra le braccia di Silvestri.

Nella ripresa stesso tran, tran, Udinese ben forte in difesa, e molto forte in contropiede a creare altri pericoli. La Roma si vede alla mezz’ora con tiri di Veretout e Pellegrini respinti dai difensori friulani. Al 91’ Ancora Rui Patricio salva con un grande intervento di piede su tiro di Samardzic deviando in angolo.

Al 94’ quando la sconfitta per la Lupa era prossima, ecco l’episodio che cambia tutto: in ripiego difensivo Zeegelaar anticipa Shomurodov deviando però con un pugno, è un sacrosanto rigore che Pellegrini realizza salvando la Roma da una tremenda figuraccia, l’unica cosa positiva di una serata da dimenticare. Ora arrivano Vitesse in coppa e soprattutto domenica pomeriggio il derby e servirà un’altra Roma per uscire per fare risultato.

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