Alessandro Austini: “La stagione può essere salvata solo dalla Conference League”.
Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “La fiducia nella Roma di Mourinho non è sinonimo di contentezza. Io ho piena fiducia in Mou, ma non sono contento della Roma. Sono convinto che sia lui la strada da percorrere, ma non posso negare le prestazioni obbrobriose viste quest’anno. Io vado avanti lo stesso con Mourinho, perchè sono passato attraverso allenatori diversi e i risultati non lo ho ottenuti…”
David Rossi a Roma Radio: “Il derby? Probabilmente si comincerà la partita con un rigore per la Lazio, stanno vedendo se Immobile lo tirerà direttamente nel riscaldamento, così almeno non si perde tempo…La partita col Vitesse? Hai tutti i favori del pronostico, hai tutti tranne Spinazzola, e i presupposti sono ottimi. Per quanto riguarda il derby, raramente vince il favorito. Tutti dicono ora che la Lazio gioca un calcio riconoscibile, soffiano tutti dietro alla Lazio, e quando è così di solito vince l’altra squadra. Avranno pure il vento in poppa, ma ieri senza quel rigoretto non avrebbero vinto e non contro il Real di Di Stefano, ma contro il Venezia…”
Max Palombella a PlayRoma: “La Roma deve puntare a Conference League e quinto posto, ne ha le potenzialità. Rui Patricio contro l’Udinese è stato il migliore in campo, ha fatto tre parate fondamentali per il punto. Questa squadra può esprimere un calcio diverso da questo, anche la mano dell’allenatore conta”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Siamo provvisoriamente settimi. Ho visto la partita ieri, la Roma non sarà fortissima, ma anche Lazio-Venezia è stata brutta come le partite nostre. Sulla Roma c’è poco da dire, forza Roma per il derby e basta. Sti ragazzi non si possono guardare, ma speriamo in un momento di grande verve nel derby. Non è che giochiamo contro il Real Madrid di Ancelotti. La Lazio ha due o tre cose che non gli funzionano sempre che sono Lui Alberto, Savic e la punta. Quando funzionano quelle due o tre cose, la Lazio gioca bene. Per quanto riguarda noi, il problema è che non sappiamo mai che Roma troveremo.”
Luca Fallica a Roma Radio: “Anche ieri un rigore bislacco che ha permesso alla Lazio di vincere la partita e di scavalcare la Roma in classifica… Questa è la settimana chiave della nostra stagione, decisiva per noi. C’è prima il ritorno degli ottavi, e non è che abbiamo vinto 0-3 all’andata che puoi essere sicuro del passaggio ai quarti. Purtroppo sappiamo quanto ci è costato giocare il giovedì, ma non dobbiamo pensarci.
Tony Damascelli a Radio Radio: “La Roma gioca in casa giovedì per fortuna. La partita con il Vitesse, che sarà vera, un po’ intossica. Mi auguro che il prato dell’Olimpico non agevoli gli olandesi. Il calendario non agevola la Roma, ma anche la Roma la prepara tutta la settimana. Sarri ha ragione a dire che l’ambiente carica troppo, ma accade a Torino, a Milano, a Genova. Chi non è della città non può capire. Purtroppo questa partita così bella arriva a tre giorni dall’impegno nazionale dell’Italia. Il derby e il turno di domenica ci deve far capire come stiamo anche in chiave nazionale.”
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “C’è tanta gente che è fiduciosa mentre altra è scontenta. Mourinho può essere parte del problema non il problema principale. La dimensione della Roma è quella di dove sta. Qualsiasi allenatore che con questa rosa arriverebbe quarto farebbe un miracolo. La stagione può essere salvata solo dalla Conference League. Ho il terrore di come possa finire questo campionato. Non è Mourinho da solo che perdere la Roma ma neanche viceversa. Io non penso che sia una squadra di giocatori scarsi ma neanche che sia attrezzata per arrivare quarta. Quello che mi preoccupa è che non si fanno passi in avanti. In Olanda è arrivata una vittoria casuale. Ti illude con l’Atalanta e poi torna a fare quello che è la costanza. Non vedo quale sarebbe l’idea di gioco e non è una squadra che ha identità. Sono poche le partite giocate bene da Zaniolo. Abraham domenica non ha giocato, non è mai entrato in partita”.
Nando Orsi a Radio Radio: “La Lazio arriva alla settimana del derby più serena, chi vince dà un senso alla stagione. La Roma non perde da tanto, non c’è solo una supremazia cittadina, in gioco anche l’Europa League, e diventa un derby con grandi tensioni. Non c’è una favorita, potrebbe essere una brutta partita. La Roma potrebbe stare lì ad aspettare e potrebbe diventare noiosa come gara. Solo chi viene da fuori non sa cosa vuol dire il derby. È una partita particolare, da vincere, che anche se vai male durante l’anno ti dà sprint. I derby non si giocano, si vincono. Mi fa ridere che non c’è pressione e che non interessa, lo dicono molti allenatori e molti giocatori. Il derby è sempre un derby, sia che siano ultimi sia primi in classifica. Uomini derby? Immobile sicuro, poi forse Milinkovic per la Lazio”.
Fabio Maccheroni a Rete Sport: “La Roma ha avuto i suoi momenti migliori con Kolarov a sinistra, o Spinazzola. In tutti i grandi club i terzini sono grandi calciatori, attaccanti, e Mou si è inventato Zalewski in quel ruolo. Nel giorno in cui nessuno gli ha dato una mano, ora sembra che è stato lui il problema della Roma. Mou ha cercato una soluzione a un problema che esiste con la scelta di Zalewski. Il problema non è l’attacco o il fatto che segna solo Abraham, il problema è che a questa squadra mancano tre grandi giocatori, a cominciare dal regista a centrocampo. In attacco non è che ti serve tantissimo, ti serve un’alternativa a Abraham…”
Stefano Carina a Radio Radio: “Per me gli uomini derby possono essere Felipe Anderson, ma dico anche Luis Alberto e lo metto in coppia con Zaniolo. Ci si attende tanto da loro, il derby d’andata è stata la miglior partita di Zaniolo, Luis Alberto è sempre decisivo e la Roma ha dimostrato di soffrirlo”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Ci sta qualche cambio per preservare qualche giocatore in vista del derby. Io domani contro il Vitesse mi aspetto qualcosa di diverso in formazione, magari El Shaarawy e Felix titolari…”
Luigi Salomone a Radio Radio: “Non ho visto la volontà di depotenziare il derby da parte di Sarri, ma il tentativo. Come uomini derby Felipe Anderson, che è stato decisivo all’andata e può fare un bel duello con Viña o Zalewski.
Massimiliano Magni a Rete Sport: “La Roma è una squadra impronosticabile. Non mi aspettavo queste due prestazioni orribili contro Vitesse e Udinese, e non so che squadra vedremo al derby. La partita di domenica mi ha molto preoccupato, e voglio restare alla squadra vista contro l’Atalanta. La Roma contro le grandi non ha giocato male, ha tirato fuori anche qualche bella prestazione anche perdendo, e se trovi la brillantezza giusta può essere un vantaggio…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “La Lazio arriva meglio della Roma, che a parte l’Atalanta, non viene da buone prestazioni. La Roma quando si adatta all’avversario lo costringe a giocare una gara difficile. Mourinho cercherà una gara così, per cercare di impedire alla Lazio di fare il suo gioco e poi ripartire. Ci si dovrà aspettare una partita tattica. Se Roma e Lazio fossero in lotta per lo scudetto ti distrarresti dal derby, invece è una partita dell’anno, la Roma ne ha anche un’altra col Vitesse, che conta tantissimo. È l’unica competizione dove le italiane possono dare qualcosa. Il derby non è una partita come le altre, vincere per la Roma sarebbe un segnale di lucidità, di attaccamento. Credo che sia il momento giusto, nonostante ci arrivi meglio la Lazio. Se non lo perdi è già un buon risultato per tutti. Spero che l’aspetto psicologico non freghi Zaniolo al derby. Dev’essere tranquillo e lucido, presente nella partita, sfruttando quello che la Lazio gli concederà. ”
Riccardo Cotumaccio a PayRoma: “Sono deluso per la prestazione della Roma a Udine, si vede poca costruzione in avanti. Il successo in Conference League cambierebbe la stagione. Non giustifico la brutta stagione di Veretout, l’unico a salvarsi a centrocampo è Cristante. Sono preoccupato per il derby, mi affido al fattore Mourinho”.
Maurizio Catalani a Rete Sport: “La Roma non ha argomenti, viviamo in un limbo così triste che non siamo in grado di dire qualcosa di nuovo. O parliamo del futuro, oppure del presente c’è poco da dire. Siamo sempre al punto di partenza. Ci portiamo appresso i soliti problemi, ed è difficile parlare continuamente di qualcosa di cui non c’è nulla di cui parlare… Chi lascerei fuori contro il Vitesse? Tutti…”
Stefano Agresti a Radio Radio: “Zaccagni ha fatto una cosa che non si può vedere alla vigilia del derby. Giocare giovedì alle 9 e poi domenica alle 18 non è facile, ed è un problema in più per la Roma, è condizionante. La frase di Sarri è un po’ ipocrita. C’è un atteggiamento di voler far passare Roma per provinciale, ma si pensa al derby un po’ ovunque. Queste partite hanno valore diverso ovunque. Roma nel calcio vogliono farla passare come una città fuori dal mondo, ma contano ovunque queste partite, Sarri deve prenderne atto. Mi aspetto un grande derby da Zaniolo, ha bisogno di consacrarsi, è un talento acclarato, e questa è la partita giusta. Sponda Lazio dico Felipe Anderson.”
Valentina Catoni a Tele Radio Stereo: “Lascerei a Mkhitaryan la possibilità di fare quello che sa fare meglio: secondo me il bottino di gol che sta mancando dipende anche dalla posizione in cui sta giocando l’armeno. Poi capisco anche le necessità di un tecnico che deve trovare la quadra”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “La Roma rischia un po’ di più perché ha perso l’andata. Se Sarri ne vince due diventa il ‘re’ della Roma laziale. Forse la Lazio ha due risultati su tre, sulla Roma c’è un po’ più di pressione. Pedro e Immobile possono essere gli uomini derby per la Lazio. Per la Roma Pellegrini e credo fortemente in Zaniolo”.