Ugo Trani: “I Friedkin parleranno solo se la Roma dovesse vincere la Conference League a maggio”.
Luca Fallica a Roma Radio: “La Roma, squalificati a parte, ha tutta la rosa a disposizione. Domani puoi ruotare gli uomini, e chi è il migliore al mondo per capire come farlo? Ce l’abbiamo noi, abbiamo il miglior allenatore a disposizione. Il dramma è che hai due partite di seguito da dentro o fuori. Giovedì e domenica è “o Roma o morte“, è questa la situazione. E arriva nel momento migliore, perchè hai tutti a disposizione. La voglia di vincere le partite, di fare gol, di correre sotto la Sud, ora deve fare la differenza…”
Carlo Zampa a PlayRoma: “Mourinho non è riuscito a incidere sul mercato fino in fondo. Alcune scelte sono state sbagliate: Vina, Maitland Niles, Oliveira, Shomurodov stanno rendendo meno delle attese. La Roma che dovremmo sempre vedere è quella vista contro l’Atalanta. Domani non bisogna avere paura del Vitesse, bisogna avere paura della Roma. Bisognerebbe chiudere la partita nel primo tempo. Il mercato di quest’estate ci dirà tanto: con una squadra normale, Mourinho non serve. Quest’anno il quarto posto era il principale obiettivo e ormai è andato. Sono molto contento dei miglioramenti di Kumbulla”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “Tiago Pinto gira per università a dare lezioni. Era alla Bocconi a parlare ai futuri manager. Io avrei chiamato un dirigente del Liverpool, o di altre squadre importanti, e questi invece chiamano Cicco Bello. Ma non vi sembra strana sta cosa? L’ex presidente Pallotta ha preso la commenda, ma voi mi dovete dire cosa ha fatto quell’uomo per prendere una commenda in Italia”
Furio Focolari a Radio Radio: “La gara col Vitesse è un impiccio che la Roma avrebbe evitato volentieri. L’ambiente Roma è eccezionale, ho letto che hanno venduto addirittura 40 mila biglietti. La Conference è una competizione di terza fascia, eppure i romanisti l’hanno presa come una grande occasione, ed è giusto lasciargli questa strada e che la Roma ci provi. Io non riesco a capire come possa non vincerla questa competizione, non ci sono ostacoli. Il Leicester? E’ dodicesimo nel suo campionato…Non vedo come la Roma non possa vincerla questa coppa. Però ora è un impiccio, perchè poi c’è il derby. E se la Roma non fa un paio di gol nel primo tempo, logicamente deve giocarla tutta e diventa uno scoglio. Mou dice che i giocatori non reggono il ritmo delle tre partite, e secondo logica contro una Lazio che sta bene dovrebbe essere stanca. La Lazio ci arriva meglio, ma spesso nel derby vince chi non sta meglio, e dobbiamo stare attenti a dare giudizi”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Dalot mi ricorda Florenzi, se serve un terzino per attaccare va bene ma per difendere no. La Roma si gioca la faccia nel derby. Con l’Udinese ha fatto tanto possesso palla ma ha giocato malissimo. La squadra va a uno all’ora con giocatori come Oliveira e Cristante. La struttura societaria negli anni si è indebolita se no saresti più su in classifica. Se regali stipendi al giocatore che non li vale, non è colpa del calciatore ma del dirigente. La Lazio ha meno giocatori della Roma. Mourinho si concentrerà solo sul Vitesse, sa anche lui che adesso non è il momento di parlare del derby. Avrei voluto vedere Mourinho con l’altra proprietà, che erano terrorizzati dalle parole dei propri tesserati. I Friedkin lasciano tutto in mano a lui. Loro parleranno solo se la Roma dovesse vincere la Conference League a maggio”.
Max Palombella a PlayRoma: “Il mercato di Pinto è stato concordato con Mourinho, non è pensabile che questo allenatore si faccia comprare giocatori senza condividerli. La distanza con chi sta davanti in classifica non è enorme, può essere colmata con 3-4 acquisti mirati. L’anno prossimo è centrale nel progetto Mourinho, bisognerà vedere qualcosa di diverso. La Roma avrebbe dovuto fare di più di quello che ha fatto in campionato. C’erano tutte le possibilità per lottare per il quarto posto fino all’ultimo. La Roma non è una squadra da ottavo posto”.
Mario Sconcerti a Tele Radio Stereo: “La Roma ha giocatori di qualità che dovrebbero tirare meglio in porta. I giallorossi tendono a giocare di contropiede e ciò influenza il modo in cui si arriva alla conclusione. Non ha grandi cannonieri quindi si affida spesso a un uomo solo, ma credo che qualcosa di meglio si possa fare”.
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Nessun giocatore della Roma è un rappresentante del romanismo come i giocatori del passato. Se devo prendere un esempio scelgo Abraham per serietà e continuità. Se la Roma perde il derby finisce il campionato. La Lazio può permettersi di perderlo perché ha vinto l’andata ed ha un calendario più semplice. Se la Roma perde poi devi solo sperare di non tornare ancora in Conference. E’ un derby triste, per la lotta per l’Europa League. Una sconfitta per i giallorossi sarebbe un problema a livello psicologico e non solo dal punto di vista della classifica. Mourinho si eviterebbe molto volentieri queste conferenze. Dopo Udinese Roma l’ho visto finito dal punto di vista delle motivazioni, speriamo non sia così”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “La Roma all’andata ha giocato malissimo, l’uno a zero è un risultato bugiardo, il Vitesse ha avuto occasioni clamorose. Il valore della Conference League è poverissimo, perchè ci sono giusto Marsiglia e Leicester. Ma per un club come la Roma, che non è abituata a vincere, può acquistare un peso, può essere qualcosa che smuove la bacheca. Però è ancora lunga la strada, siamo ancora agli ottavi…Se vanno avanti, come penso, la Roma dovrà fare una scelta come ha fatto l’anno scorso Fonseca puntando tutto sull’Europa League. E allora in campionato pagherai pegno”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Nel calcio internazionale è più importante Abraham di Immobile, ma in ogni caso non va messa pressione all’inglese di dover essere migliore di Immobile. Abraham è davvero uno che sta apprezzando la città, è l’unico che frequenta assiduamente il centro, molto più dei suoi compagni che magari si sentono più protetti andando negli sempre gli stessi posti. Il migliore della stagione è Abraham, per rendimento, mentre il peggiore – per quello che mi aspettavo – purtroppo devo dire Veretout. Ma io non lo venderei, perché sono convinto che sia un giocatore importante, quasi insostituibile per caratteristiche nella Roma. Se fossi Mourinho i miei intoccabili sarebbero Rui Patricio, Abraham e Mkhitaryan. Non ci metterei dentro né Zaniolo, Pellegrini, Cristante, Mancini, Smalling, Ibanez. Sono tutti sostituibili i giocatori della Roma. Mourinho credo invece vorrebbe che restassero Rui Patricio, Mancini, credo Ibanez, Cristante più di Veretout, Oliveira, Spinazzola a seconda di come sta, Abraham e basta. Forse Felix”.
Nando Orsi a Radio Radio: “La Roma vuole arrivare in fondo in Conference League. Mourinho non lascia niente e vuole la finale. Il derby è importante per la supremazia cittadina ma la Roma può raggiungere l’Europa League anche con la vittoria della Conference. Al derby tutte e due le squadre arrivano dopo buoni risultati.”
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Se pensiamo ai vari Totti e De Rossi nessuno dei giocatori di questa squadra è in grado di rappresentare la Roma. Forse l’unico è Zaniolo, in prospettiva potrebbe diventare un simbolo. Dalot non ti fa fare il salto di qualità. La Lazio è nella sua dimensione, una squadra in zona Europa League. La Roma no, vuole essere un’altra cosa e deve essere un’altra cosa. La classifica della Roma è più deludente. Mourinho ha tenuto in vita l’ambiente quest’anno. Con Fonseca sarebbe già sprofondato nella disperazione più totale”.
Serse Cosmi a Tele Radio Stereo: “Pellegrini, Zaniolo, Abraham, Mkhitaryan, Mancini stesso, Smalling e Ibanez: questi credo siano i giocatori da cui ripartirà Mourinho”.
Mario Mattioli a Radio Radio: “Secondo la tradizione chi ci arriva meglio perde. La Lazio ci arriva così e non potrebbe far suo il risultato. La Roma deve fare due tempi a tavoletta, contro Vitesse e Lazio. Sono due finali per superare il turno mentre nel derby gioca contro una squadra che gioca meglio. La Roma segna negli ultimi minuti ma non sempre si può fare. Sono due sfide fondamentali. I giallorossi devono puntare a vincere la Conference League”.
Francesca Benvenuti a Tele Radio Stereo: “Al netto di quello che può voler dire vincere un derby la partita più importante della Roma è quella contro il Vitesse. La Conference League è l’unico trofeo a cui può ambire la squadra di Mourinho”.
Roberto Pruzzo a Radio Radio: La Roma non può permettersi distrazioni altrimenti rischia di prendere l’imbarcata. Bisogna stare attenti dal 1′ al 90′, occorre la prestazione fatta contro l’Atalanta. Fare bene e magari vincere la Conference League è comunque importante, dà prestigio. La partita di domani è importantissima, speriamo che tutto vada bene ovvero che si qualifichi e senza infortuni e problemi. Questa Roma ha una fragilità pericolosa. Non è così facile vincere la Conference, Leicester e Marsiglia non sono una passeggiata di salute, vanno giocate ancora tante partite. Questa coppa c’è e bisogna provare ad andare fino in fondo”..”
Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Le squadre più forti della Conference League, tolta la Roma, sono Leicester e Marsiglia. In semifinale io vedrei anche PSV e Feyenoord, sono queste le quattro squadre più temibili della competizione…”