Karsdorp e una fascia tutta sua: l’olandese è un uomo chiave di Mourinho
Determinante. Nel derby con la Lazio, al 22′, Karsdorp ha servito un comodo assist ad Abraham per la doppietta dell’inglese. La connection si è dunque riproposta, negli stessi termini (assist dell’olandese e rete del numero 9) dopo essere andata in scena appena tre giorni prima con il Vitesse nell’ottavo di Conference League. Karsdorp è uno degli uomini chiave di Mourinho: difficilmente lo Special One rinuncia al 27enne ex Feyenoord, alla sua quarta stagione alla Roma (è arrivato nell’estate del 2017, ma nella stagione 2019-20 è tornato in prestito al Feyenoord). Se sulla fascia sinistra, orfana del lungodegente Spinazzola, l’allenatore portoghese ha alternato, anche adattandoli, diversi interpreti, ben quattro (Viña, Maitland-Niles, Zalewski, El Shaarawy), la corsia destra sin dall’inizio della stagione è stata sempre appannaggio di Rick, che in stagione ha già messo insieme 38 presenze, di cui 28 in Serie A, 8 in Conference League (preliminari compresi) e 2 in Coppa Italia, per un totale di 3.075′ di gioco, il quarto più impiegato dell’intera rosa. Hanno visto il campo più dell’olandese solamente Rui Patricio (3.690′), Abraham (3.174′) e Ibañez (3.086′).
Una pedina fondamentale per Mourinho, che lo ha lasciato fuori solamente in due occasioni, senza nemmeno fargli affrontare il viaggio, in Conference League, mentre in campionato, quando è stato a disposizione, è andato sempre in campo: ha saltato solamente le partite contro Inter e Juventus, entrambe per squalifica e, contro il Verona, a causa della situazione di emergenza, il portoghese lo ha arretrato nella linea dei tre difensori, a dimostrazione della grande fiducia riposta nell’olandese. Eppure, nel mercato del 2020, Karsdorp, dopo la stagione passata lontano dalla Capitale, sembrava destinato a non essere parte del progetto della Roma: sembrava cosa fatta il suo trasferimento, con Genoa e Atalanta in pole position, ma alla fine l’olandese ha deciso di restare in giallorosso e giocarsi le sue chance con l’allora allenatore Paulo Fonseca e poi è rimasto un punto fermo anche di un mostro sacro come Mourinho, che ne ha fatto un perno del suo undici titolare. Nonostante qualche critica arrivata dai tifosi, in relazione soprattutto all’atteggiamento che gli era costato il giallo da diffidato a Bologna, con conseguente squalifica per la sfida con l’Inter, e poi la doppia ammonizione a Milano, che lo aveva costretto a saltare l’infausta partita contro la Juve, Karsdorp ha risposto come ogni giocatore dovrebbe fare: con le prestazioni sul campo. E così sono arrivate le ciliegine contro Vitesse, da subentrato (Mou aveva schierato Matiland-Niles per dargli un po’ di riposo, salvo poi inserirlo nella ripresa) e Lazio. E allora, tutti sulla locomotiva Rick.