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Roma In FM - 26/03/2022

Tony Damascelli: “La Nazionale deve difendere la tradizione”

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Mi sembra che questo ruolo da seconda punta, permetta a Zaniolo di avere i giusti spazi per sprigionare i cavalli che ha nel motore. Io in lui vedo una grande potenzialità con tutto il tempo per crescere. Non so se andrà via da Roma, ma queste ultime partite gli serviranno per capire meglio il suo futuro. La Roma non deve avere fretta nel mercato. Alcuni giocatori infatti non hanno aggiunto nulla anzi hanno anche tolto qualcosa. A Mourinho servono dai tre ai quattro giocatori titolari”.

Lorenzo Pes a Tele Radio Stereo: “La conferma dell’assetto visto al derby non sarebbe sinonimo dell’esclusione di Zaniolo, che può giocare trequartista. Certo è che uno schieramento con il classe ’99, Pellegrini e Mkhitaryan dietro ad Abraham rischia di essere sbilanciato.”

Mario Mattioli a Radio Radio Mattino: “Si parla di Zaniolo come il futuro Juventino. Ma non so quanto la Juve voglia puntare su lui e come Nicolò chiuderà il campionato. In questi casi se la squadra volesse tentare di portare il ragazzo a Torino le trattative dovrebbero essere già in corso se non terminate. Vorrei capire come si propone Zaniolo al gioco italiano, quando parte è come se volesse chiudere il gioco da solo, Mourinho, che è un maestro in questo, gli darà una mano”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Zaniolo è un ragazzo che va gestito, e nessuno lo gestisce bene. Soprattutto a Roma, c’è sempre un alibi. Non è un bad boy, ma dovrebbe fare qualcosa di diverso rispetto agli altri: dovrebbe essere più partecipe. Vigorelli lo gestisce in minima parte, c’è più che altro la famiglia. Al posto di Mourinho, al derby rimetterei fuori Zaniolo, perché devo giocare con quelli che sono in forma. Con 60-70 milioni, Zaniolo sarebbe venduto bene. Per me, comunque, venderlo non è un bene. Però se lo vendono dalla Fiorentina a quindici anni, all’Inter pure, il problema non può essere Vigorelli o il procuratore di turno. Non sono d’accordo però sul fatto che se non riescono a gestirlo a Firenze, a Milano, a Roma, non lo riescono a gestire neanche alla Juventus”.

Gianluca Lengua a Radio Radio: “La Roma punterà sulla Conference League, ma non farà come l’anno scorso, ovvero si concentrerà anche sulla Serie A. C’è da capire come ripartirà dopo l’entusiasmo del derby vinto, specie dopo tutta l’attenzione data al calciomercato. Non si può pensare al quarto posto, ma pensare all’Europa League è giusto, e anche arrivare in fondo in Conference. Se la vinci è un successo, è un fallimento se ci torni, anche se questa resta una stagione propedeutica alla prossima: se in società si prende coscienza di come si deve andare avanti, non si può parlare di fallimento. Solo un fallimento sportivo, ecco. Abraham è incedibile, deve arrivare un’offerta pazzesca e irrinunciabile, ma rimarrà alla Roma. Su Zaniolo c’è da valutare: è potenzialmente un crack, ma si deve capire se mandarlo in scadenza oppure venderlo a 50 milioni. La sua vendita apre a degli scenari imprevedibili, devi prenderne uno all’altezza, investire anche 40 milioni”.

Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Io non credo che ci sia la necessità di vendere tutti i giocatori. Zaniolo me lo tengo. Se qualcuno ti dà 12-13 milioni per Veretout devi darlo via. Cristante anche per me può restare”.

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Il ragazzo e il suo entourage, se tutti ti dicono la stessa cosa, per forza sbagliano. Non si deve giustificare qualsiasi cosa. Ho paura solo che un Zaniolo trapiantato alla Juventus sarebbe più gestibile, mi dispiacerebbe perché poi dai adito alle credenze che l’ambiente a Roma e la stessa società non riescono a gestire un ragazzo. Vorrei che anche a Roma si dimostrasse di saper gestire le situazioni più difficili. Io però non mi disfo di Zaniolo per qualsiasi offerta, 60-70 milioni sono una base di partenza”.

Stefano Agresti a Radio Radio Mattino: “Se la Roma decidesse di privarsi si Zaniolo, Raspadori potrebbe diventare una scelta anche per i giallorossi. Ma prima Mourinho deve capire come vuole giocare e poi si prenderanno i giocatori necessari. Si può decidere il modulo in base alla presenza di Zaniolo, non decidere se tenere Zaniolo in base al modulo. Ci sono calciatori che vanno oltre questo. Ma la decisione è da prendere adesso, non si può rinviare di un anno. Se lo vendi ora hai un potere, tra un anno Zaniolo fa quello che vuole. O lo cedi o lo rinnovi adesso e costruisci la Roma intorno a lui, Abraham e Pellegrini. Per quello che so io la Roma non è stata contattata da nessuno per Zaniolo. Mancini è un piccolo grande mistero, ha giocato titolare in Nazionale, ha commesso tre falli in posizione offensiva e ha regalato un pallone alla Macedonia. Per me non è un giocatore da grande squadra, evidentemente gode di grande considerazione da chi ne capisce più di me, magari sbaglio io”.

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Se Mancini andrà via dalla nazionale almeno non si sentirà parlare più di Zaniolo. Nicolò è un cattivo ragazzo più per quello che riferiscono. Mourinho lascia il numero 22 in panchina al derby perché si aspetta tanto da lui, anche la famosa provocazione sui gialli non fischiati era comunque una provocazione. Per Pinto a Parigi non ho un nome, ma era senza dubbio un viaggio di mercato”.

Tony Damascelli
 a Radio Radio: “Cannavaro è andato in giro per il calcio europeo e ha studiato e imparato. E’ un ex giocatore che si è aggiornato ed è andato in giro. Bisogna vedere per il futuro: ad esempio Nunziante è un giovane professionista che da 10 anni è in federazione, ha un’esperienza consolidata negli anni. La nostra tradizione va difesa.”

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