Rocchi: “Arbitri si diventa, si cresce con gli errori”
“Stiamo lavorando in totale sintonia, con la Federazione, con i club, e vogliamo farvi capire quanto sia importante il lavoro di questi ragazzi. Ci tengo a sottolineare che se non si passa da un errore, un arbitro non cresce. In un percorso di crescita si passa comunque sempre dagli errori. Quanti? Questo non lo so ma chiedo al mondo del calcio italiano una grande volontà di poter crescere tutti assieme, in questa maniera avremo sicuramente dei grandi arbitri”. Così il designatore Gianluca Rocchi dal Museo del Calcio di Coverciano di Firenze dove è partito un nuovo percorso dell’Associazione italiana arbitri che punta ad aprirsi sempre più per far capire, gara dopo gara, le decisioni che vengono prese in campo e dal Var. Inoltre Rocchi spiega i prossimi passi dell’Aia per essere sempre più trasparenti e comunicare in maniera diversa rispetto al passato: “Maggior trasparenza anche dopo le partite per spiegare le decisioni prese in campo? Potrebbe essere, noi come avete visto non abbiamo problemi a far vedere cosa accade e cosa si dicono al Var perché non abbiamo segreti. A questi ragazzi si può dire tutto, che a volte possono essere superficiali o sbagliare una decisione ma loro tutti sono corretti e li difenderò sempre”. “C’è l’idea di aprire un canale, come ha detto il presidente Trentalange, o qualcosa di simile per spiegare i nostri episodi – conclude – e sappiate che per me spiegarvi un episodio è più facile perché il giorno dopo fatto vedere il processo decisionale è più facile per me parlare con loro”.
(Fonte Ansa)