Roma a testa alta
Un punto per l’Europa, con tanti rimpianti Champions, come riporta Il Tempo, A.Austini. La Roma pareggia nel finale a Napoli una partita che ha provato a vincere più dei rivali, come se fosse lei a giocarsi lo scudetto, senza riuscire ad accorciare sulla Juventus quarta. Il gol di El Shaarawy fa un po’ di giustizia in una gara che altrimenti sarebbe passata alla storia soltanto come l’ennesima sfida segnata dalle decisioni dell’irritante arbitro Di Bello, con cui i giallorossi non vincono ormai da dieci partite di fila. Il sorriso di Mourinho dopo il rigore neanche considerato dal fischietto di Brindisi, per un contatto Meret-Zaniolo su cui si può quantomeno discutere, è la fotografia del sentimento romanista verso questo arbitro sgradito sin dalla designazione. Il primo tempo mostra due squadre che si equivalgono e provano a fare male sfruttando le rispettive armi. Il Napoli punta sul palleggio e sorprende spesso la Roma – vedi l’azione del rigore – lanciando Lozano nello spazio alle spalle di Ibanez che Zalewski non sempre riesce a coprire. I giallorossi ragionano invece in verticale e cercano di scavalcare direttamente la mediana con lanci e imbucate, soprattutto per Zaniolo. In termini di vere occasioni, al gol di Insigne la Roma risponde con la sola traversa colpita sulla punizione di Pellegrini deviata da Osimhen, ma la squadra di Mourinho è in partita e rischia solo su un pallone calciato dall’attaccante nigeriano e respinto da Smalling. A inizio ripresa lo Special One manda dentro Mkhitaryan per Cristante ammonito. Col passare dei minuti la Roma guadagna metri e Abraham si divora l’occasione del pareggio su un cross perfetto di Karsdorp. Sono i cambi di Mourinho a dare la scossa alla gara, con El Shaarawy che segna il meritatissimo pareggio al 91’ dopo il velo di Felix e il tacco di Abraham.