De Leo: “Giocheremo a viso aperto. Abraham? Non sarà un problema”
Domani alle 20.45 allo Stadio Olimpico va in scena Roma-Bologna. La partita contro i rossoblù è importante per Mourinho che vuole cercare di mantenere la posizione in campionato blindando l’Europa League. Lo stesso Special One ha confessato come al partita non sarà facile nella conferenza stampa post Leicester, che verrà affrontato di nuovo giovedì per la gara di ritorno. Intanto, alla vigilia dell’impegno con gli emiliani, il collaboratore tecnico di Sinisa Mihajlovic, Emilio De Leo ha parlato in conferenza stampa della partita con i giallorossi.
Avete risolto il dilemma che vi ha detto Sinisa, che se continuate a vincere lui resta a casa?
“Ovviamente scherzando speriamo di continuare così, ma speriamo anche che il mister riesca a rientrare. Lo aspettiamo a braccia aperte, non vediamo l’ora che ritorni”.
Vi siete dati un obiettivo concreto in questo finale? Può essere quello di battere i 47 punti?
“No, perché in primis portano male. Noi avevamo l’esigenza di recuperare un po’ di credito e di prestazioni, dovevamo continuare a valorizzare il nostro gruppo anche con la continuità dei risultati. Questo è il focus che ci teniamo. Ogni gara è importante, vedremo alla fine quanti punti riusciremo ad ottenere”.
Come valuta la stagione di Svanberg? Il 6 o 7 che si dà il ragazzo come voto lo vede d’accordo?
“Sì. È un ragazzo sempre attento e concentrato, credo che potrà sempre migliorare in futuro e anche in allenamento dà sempre il massimo”.
Come vede la Roma di domani? Vi ponete dei limiti?
“Limiti assolutamente no. Faremo sempre lo stesso tipo di gara, giocando a viso aperto, penso che la Roma sia una delle migliori del nostro campionato, è una squadra che ha acquisito grande mentalità. Dovremo restare fino all’ultimo minuto con la testa nella partita, restando corti e compatti, consapevoli di fare male in ripartenza”.
Come sta la squadra?
“Tolto il problema di Dijks stanno tutti bene, abbiamo tranquillità nelle scelte e nella gara, come Sansone a partita in corso, c’è modo di fare la differenza anche così”.
Santander come sta?
“Sta lavorando bene, ha un caschetto ma è solo precauzionale. Ci vuole pazienza e vediamo”.
Nella situazione del gol del 2-1 avete chiamato voi la pressione o è qualcosa che è arrivato spontaneamente?
“La voglia e la forza del gruppo hanno fatto la differenza. C’era positività e volontà di perseguire questi obiettivi e raggiungere questa vittoria”.
Cosa manca a Dominguez per rientrare al 100%?
“Solo giocare, sta sempre meglio. Anche in allenamento ha colpito 3/4 avversari, ha la sua classica garra e la esprime sempre di più”.
Cosa l’ha colpita nella Roma giovedì?
“Si assumono responsabilità, a volte anche a campo aperto, non hanno perso la testa e la bussola. La Roma a parte l’inizio è venuta fuori molto bene”.
Medel dovrà affrontare Abraham.
“Sì, ma ormai anche se è più piccolo appare più grande perché ha più stima e più convinzione. Non sarà un problema”.
Negli staff tecnici il secondo può diventare vice? Le mansioni mutano?
“Io sono un allenatore. Do il mio contributo a tutto tondo, facendo un servizio per il nostro allenatore e la società, siamo tutti coinvolti e tutti appassionati, continuiamo e vediamo dove arriverà questa carriera”.
Vi aspettate una Roma distratta visto il percorso in Conference? Aebischer è in grande crescita?
“Non pensiamo ad una Roma distratta, hanno un allenatore con una mentalità vincente, non ci sono dubbi ed equivoci da questo punto di vista. L’allenatore incide in questi casi, infondendo fiducia a tutti gli elementi del gruppo quotidianamente. Aebischer sta lavorando benissimo, si sta introducendo gradualmente, ha esperienza comunque e lo sapevamo”.