A Pietralata nascerà la casa della Roma. Avrà 65mila posti: obiettivo 2026
Ci sono parole cha fanno la storia, anche se quella minima che tocca il calcio, Le 151 del comunicato congiunto che il Comune di Roma e l’As Roma hanno partorito insieme ieri avevano il passo lungo di chi entra nel futuro.
Come riferisce La Gazzetta dello Sport, è stata ufficializzata l’area di Pietralata come quella che ospiterà il nuovo stadio della Roma. L’impianto da circa 65.000 posti potrà rappresentare quasi il dono della famiglia Friedkin (che allungheranno l’Opa per il delisting fino al 15 luglio) alla città, visto che l’investimento sarà intorno ai 450-500 milioni e potrebbe essere pronto per il 2026, l’anno prima del centenario del Club.
In linea d’aria l’area prescelta (pubblica) dista dal Campidoglio appena 7 km, ma è proprio la presenza di infrastrutture già esistenti a farla scegliere, dopo aver accarezzato l’idea della ristrutturazione del Flaminio o della rotta sul quartiere Ostiense. La mobilità pubblica sarà garantita da due fermate della metro molto vicine (Monti Tiburtini e Quintiliani) e due poco distanti (Pietralata, Tiburtina e Bologna), ma anche dalla stazione Tiburtina. Lo snodo ferroviario, infatti, assicura sia i collegamenti regionali che quelli con l’alta velocità, oltre che con l’aeroporto di Fiumicino. Sul fronte della mobilità privata, invece, quel quadrante è attraversato dalla Tangenziale Est, dal tratto urbano dell’autostrada Roma-L’Aquila e dalla Tiburtina, già ampliata in parte.
Da Parigi il sindaco Gualtieri dice: “Abbiamo lavorato con grande intensità e grande riservatezza, la nostra politica è stata “prima i fatti, poi gli annunci”. Ora aspettiamo che la Roma presenti il suo progetto, che noi valuteremo. Abbiamo verificato con attenzione l’inesistenza di contrindicazioni o problemi che impediscano la realizzazione di uno stadio a Pietralata, perciò è possibile procedere sulla base della legge Stadi. Siamo contenti di aver lavorato molto bene in questi mesi. Con la società gli scambi sono continui. Ora spetta a loro presentare un progetto, noi siamo un interlocutore per esaminare tutti gli aspetti legali, ma per il resto questo è un investimento della società“.
Dall’Olimpico è lo stesso ceo Pietro Berardi a commentare così: “Voglio ringraziare il sindaco e il suo staff. Adesso la palla è sul campo della Roma per dimostrare che le aspettative che abbiamo generato serviranno per lo stadio. La possibilità di farlo entro il 2026 c’è, dovremmo lavorare molto ma per ora tutto è andato bene“.