Paulo al centro della Roma con un tridente da sogno
Si dice che una telefonata a volte possa davvero allungare una vita. Nel caso di José Mourinho magari non avrà poteri ultraterreni fino a questo punto qui, ma di certo la vita te la cambia eccome, quello sì. Perché la chiamata fatta a Dybala (anche se in realtà le telefonate con l’argentino sono state più di una, nell’ultimo periodo) ha pesato come un macigno. Non è – scrive Andrea Pugliese su ‘La Gazzetta dello Sport’ – solo una questione di stima espressa e manifestata: è anche un fatto di personalità e carisma che lo Special mette in campo e trasudano ogni volta che Mou alza il telefono e parla con qualcuno.
Del resto alla Roma gli era successo già altre volte di chiamare giocatori da portare dalla sua parte e la percentuale di convincimento è stata praticamente vicina al cento per cento. Il primo a ricevere la telefonata di Mou fu Mkhitaryan, poi era toccato a Rui Patricio e ad Abraham. Quindi Maitland-Niles e Sergio Oliveira, un altro a cui Mou ha fatto un colpo di telefono lo scorso gennaio. Ma Mou ha alzato il telefono in un momento importante anche nel corso di questa stagione. Meglio, alla fine della scorsa, quando ha iniziato a parlare con Matic per convincerlo della bontà della scelta romanista. Diversa invece la situazione con Celik, che il portoghese ha dovuto proprio convincere, visto che inizialmente il terzino turco aveva dato la preferenza ad altre ipotesi. E infine, appunto, Dybala: forse la telefonata più pesante, quella che può cambiare radicalmente anche il futuro giallorosso.
Ma come giocherà Dybala nella Roma? L’argentino ama da sempre partire da destra, per poi accentrarsi e calciare con il sinistro o inventare qualcosa per la punta. La Roma attuale è ripartita con la difesa a tre e con questa Mou nella scorsa stagione ha utilizzato tre moduli: il 3-4-2-1 (dove Dybala andrebbe a fare il trequartista di destra), il 3-4-1-2 (qui sarebbe al centro, alle spalle dei due attaccanti) e il 3-5-2 (dove può giostrare da seconda punta). In tutte queste situazioni tattiche, però, Paulo rischia di andare in collisione con Zaniolo. Il sogno vero di Mou, allora, è cercare di mandarli in campo insieme, nell’attacco delle meraviglie che sarebbe poi quello con il 4-2-3-1, con una trequarti alle spalle di Abraham composta da Zaniolo a destra, Dybala come sottopunta e Pellegrini a sinistra. Certo, poi servirebbero gli equilibri giusti, in mezzo al campo i mediani sarebbero chiamati ad un superlavoro e anche i due esterni d’attacco a rientri difensivi continui. Ma Mou ci lavorerà su.