Alle 17.30 la sfida a porte chiuse contro l’Ascoli, difficile l’esordio di Dybala
Top secret. Prove di campionato. Dopo tutte le amichevoli trasmesse in diretta streaming sulla piattaforma Dazn (tranne la prima sgambata stagionale contro il Trastevere) e dopo gli allenamenti aperti concessi alla stampa con tanto di posizionamento privilegiato a bordocampo, ecco che ritroviamo il vero Josè Mourinho. Quello minuzioso, quello attento ai dettagli, quello che non ama scoprire le carte ma predilige la privacy.
Roma-Ascoli, che sarà la sesta amichevole del pre-campionato giallorosso, si giocherà oggi a Trigoria alle 17:30, rigorosamente a porte chiuse. Al grande pubblico arriveranno le immagini selezionate dalla Roma, con le reti segnate durante la partita oltre a qualche azione saliente. Difficilmente arriveranno indiscrezioni tattiche o tecniche da dentro le mura di Trigoria o da amici di amici di tesserati ascolani o da qualche tifoso romanista che aspetterà fuori dai cancelli: la cosa certa è che non ci saranno informazioni chiare o definite. Con ogni probabilità, per togliersi qualche dubbio sullo stato attuale della Roma si dovrà attendere almeno fino alla gara contro il Tottenham di sabato prossimo.
Potrebbe essere l’occasione per concedere la prima sgambata a Paulo Dybala? Troverebbe ancora più senso a questo punto la scelta di non rischiare la Joya nel match contro il Nizza, con pochi allenamenti sulle gambe e tutta la pressione del momento derivata anche dalla notizia del suo acquisto pochi giorni prima. L’attaccante argentino è leggermente in ritardo rispetto ai compagni e in questa fase della preparazione non guasta avere pazienza: meglio aspettare un giorno in più che uno in meno.
Altro nodo da sciogliere, e che Mou potrebbe nascondere sfruttando l’occasione delle porte chiuse, è sicuramente quello del reparto arretrato. Per ora i giallorossi sono sempre scesi in campo schierati a tre dietro. E d’altronde le voci di mercato che vorrebbero insistentemente l’arrivo di un difensore centrale (magari mancino) a Trigoria, confermerebbero la volontà dello Special One di approcciarsi al campionato alle porte con questa disposizione tattica. È anche vero però che ad oggi i membri del pacchetto sono solamente quattro: Smalling, Mancini, Kumbulla e Ibañez, come è vero che l’acquisto di Celik – che intervistato ai nostri microfoni comunque si dice abile sia a ricoprire il ruolo di terzino basso sia quello di esterno a tutta fascia – sembrerebbe più un rinforzo mirato alla difesa a quattro, viste le caratteristiche più difensive del turco. Ultimo indizio, che indizio non è, può essere il fatto che il 4231 sia il modulo preferito dall’allenatore portoghese. Già aveva provato a introdurlo nella Capitale all’inizio della scorsa stagione e niente ci toglie dalla testa che prima o poi non possa provare a riproporlo. Bastasse il fatto che potrebbe essere una soluzione tattica in grado di far coesistere i gioiellini del reparto avanzato giallorosso: Abraham, Dybala, Pellegrini e Nicolò Zaniolo che, ad oggi, sembra sempre più vicino alla permanenza a Roma.