Non paga il turnover eccessivo: la Roma solida si gode la testa
La tagliola del turno infrasettimanale, dopo aver interrotto la corsa del Milan, scatta anche ai piedi di Lazio e Napoli, bloccandole sul pareggio e togliendo pure loro dalla testa della classifica. In attesa di Atalanta-Torino di oggi, imprevedibile duello al vertice, la Roma si gode il primato solitario mentre Inter e Juventus risalgono la corrente scrive Paolo Condò su La Repubblica.
La felice partenza della Roma non sorprende, perché dopo gli ingaggi di Dybala e Wijnaldum si era già sottolineato come le ambizioni non dovessero limitarsi al quarto posto, e di come il calendario resti favorevole fino alla pausa nazionali. Sono piuttosto le modalità di questi primi risultati a essere curiose, e istruttive: nelle tre partite contro avversarie chiaramente inferiori (due neopromosse più la Salernitana), José Mourinho è riuscito a farsi concedere un contropiede purissimo, spazi enormi nei quali i suoi attaccanti hanno ottenuto davvero poco rispetto alla mole di occasioni prodotte.
Dybala contro il Monza ha rotto un ghiaccio che lui stesso, Zaniolo soprattutto e Abraham non erano riusciti a incrinare a Salerno e contro la Cremonese: ma se recuperiamo le palle-gol prodotte in contropiede fin qui siamo più vicini alla ventina che alla decina, e questo malgrado la grammatica dei confronti sulla carta così distanti preveda la squadra grande in attacco alla ricerca di spazi e quella piccola arroccata per non concederli.
Il fatto che il campionato sia ancora in fasce incide, in estate le neopromosse sono sempre più spavalde rispetto all’inverno; e però c’è anche lo zampino di Mourinho nel 3-0 inflitto in ariose praterie al Monza, cui resta l’inservibile primato del possesso palla. Una fatamorgana che attira i rivali fuori dal castelletto difensivo, lasciandolo esposto alle rappresaglie in campo aperto.