La Roma ricomincia dal Castellani, con uno Shomurodov in più
Come la vita, il calcio è pieno di cosiddette “sliding doors”, quegli episodi – spesso casuali – in grado di modificare il corso degli eventi e il destino di una persona. Se il gol segnato giovedì a Razgrad sarà o meno una porta girevole per Eldor Shomurodov, questo dipenderà per lo più da lui stesso. Certo è che, con Abraham assente in Bulgaria e un Belotti ancora non al meglio della condizione, l’attaccante ex Genoa ha colto al volo l’opportunità concessagli da José Mourinho, segnando il gol del momentaneo 1-1. Che è stato davvero momentaneo, dato che dopo 120’ il Ludogorets tornava in vantaggio. Ma quello dell’uzbeko è stato comunque un segnale, al secondo spezzone giocato in stagione (a Udine aveva giocato 13’).
La sua prima annata in giallorosso non è stata particolarmente esaltante: dopo una buona partenza, Shomurodov ha prima dovuto fare i conti con l’inamovibilità di Abraham, poi si è ritagliato un piccolo spazio al suo fianco nel 3-5-2, quindi si è visto spesso preferire Zaniolo e addirittura Felix. Alla fine, il numero 14 si è dovuto accontentare di spezzoni, nei quali a volte ha faticato a mettersi in mostra. Ecco perché, dopo la vittoria della Conference League e l’inizio del calciomercato, il giocatore sembrava destinato a proseguire la carriera altrove.
Su di lui c’era l’interesse del Bologna: all’inizio di agosto, a ridosso della gara di presentazione della Roma all’Olimpico contro lo Shakhtar, Eldor sembrava avere già le valigie pronte. Alla fine, però, la trattativa non è andata a buon fine: a partire è stato il solo Felix, mentre lui è rimasto nella Capitale, pur partendo alle spalle di Abraham e del neo-giallorosso Belotti nelle gerarchie di Mou. Il tecnico portoghese, dopo la gara col Monza del 30 agosto, diceva: «Adesso ci aiuterà anche Eldor con più tranquillità: c’è stata tanta pressione su di lui durante il mercato, ora si tranquillizzerà». Insomma, lo “Special One” ha mandato un messaggio chiaro all’uzbeko: “conto su di te”, il senso delle sue parole. Anche perché la stagione è lunga e ricca di impegni e ci sarà bisogno di tutti, perlomeno da qui a novembre, quando ci si fermerà per i Mondiali. Poi, nel 2023, si faranno le considerazioni del caso alla riapertura del mercato.
Nella scorsa stagione ha totalizzato cinque reti, tre delle quali entrando a partita in corso (contro Sampdoria, Lecce e Venezia), a dimostrazione del fatto che Eldor può rivelarsi utile anche dalla panchina. Certo, dovrà battersi ancor più di prima per trovare spazio: Abraham è pressoché inamovibile per il tecnico, e ora c’è anche un Belotti in più a fargli concorrenza. Ma, conoscendo Mourinho, se Shomurodov darà il massimo durante gli allenamenti e farà bene quando verrà chiamato in causa negli spezzoni finali di gara, allora avrà più di una chance. La sua duttilità è un elemento prezioso: può fare la prima punta, la seconda punta, al limite anche l’ala. Chissà che quelle famose “sliding doors” estive non possano fare le fortune sue e della Roma…