Una Joya mondiale
Quelli che sono quotidianamente vicino a Dybala raccontano che – tramite loro – all’attaccante della Roma sono arrivati infiniti attestati di complimenti da parte di attori, politici, vip e varia umanità, scrive Massimo Cecchini su La Gazzetta dello Sport.
Ciò che sorprende – ma a pensarci bene neppure tanto – è che le felicitazioni siano arrivate anche da tanti juventini perché, com’è noto, la nostalgia è una delle “malattie” più difficili da sconfiggere.
Se i numeri raccontano come Dybala stia vivendo il miglior inizio di stagione in campionato dal suo arrivo in Italia – se si eccettua quello del 2017-18 in bianconero – ciò che sorprende in positivo è la facilità con cui l’argentino si è inserito nel gruppo giallorosso. Lo dimostra anche la vicinanza dei compagni ad Abraham che, per la prima volta escluso dalla formazione iniziale per scelta tecnica contro l’Inter, ieri è stato circondato dall’affetto dei compagni per il suo 25° compleanno. I social sono stati inondati di messaggi – fra cui spiccavano i cuori di Paulo – fino ad arrivare alla cena di ieri sera, che ha coinvolto gran parte della squadra. Fare la differenza, in fondo, è anche questo: trascinare con l’esempio. Proprio quello che l’argentino ha imparato a fare da tempo. Non è un caso che l’incidenza che ha in questa serie A, numeri alla mano, al momento è seconda al solo Arnautovic del Bologna. L’austriaco infatti, tra chi ha preso parte ad almeno sei marcature in questo campionato, vanta una percentuale di partecipazioni ai gol più alta di tutti, ma al secondo posto c’è proprio Dybala, che con i suoi 4 gol e 2 assist incide col 60 per cento. Tutto questo senza neppure la rete “apriscatole” in Europa League contro l’Helsinki, che aveva tolto d’impaccio i giallorossi, nonostante i finlandesi fossero rimasti in dieci.
Con queste premesse, non meraviglia come anche in Argentina la considerazione intorno al loro campione sia crescendo di settimana in settimana. Come ha garantito lo stesso Walter Samuel (vice del commissario tecnico Scaloni) allo stesso attaccante giallorosso, la sua convocazione al Mondiale non è affatto in discussione, nonostante Paulo non abbia giocato neppure un minuto nelle ultime due amichevoli fatte dai sudamericani.