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Roma In FM - 24/10/2022

David Rossi: “Mi aspettavo una crescita che non c’è stata”

David Rossi a Rete Sport: “La Roma poteva fare il salto di qualità e invece torna a casa con le ossa rotte e con ambizioni ridimensionate. Io non sono sconvolto da quello che ho visto: la squadra che sta giocando è tutto sommato la squadra dell’anno scorso, con Matic e Camara al posto di Veretout e Mkhitaryan. Non mi sento di dire che siamo così attardati, o profondamente delusi. Se avessimo avuto Dybala e Wijnaldum, due giocatori over the top, avremmo avuto più punti. Se compri due giocatori così per fare il salto di qualità e poi non ce l’hai a disposizione, il salto di qualità non lo fai… Ma pur avendo la stessa squadra, giocando da un anno insieme e con lo stesso allenatore, io qualche miglioramento me lo aspetto. E invece no…”

Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Ieri la Roma ha costruito veramente zero, e questo è l’aspetto su cui bisogna ragionare con maggiore critica. Abraham vive un momento no, Belotti entra peggio di lui, Zaniolo non inquadra mai la porta… A me non è piaciuto come la squadra ha interpretato la partita da un punto di vista tattico, e a peggiorare la cosa sono state le prestazioni dei singoli. Leggo delle insufficienze a Rui Patricio, ma lì è Osimhen che fa un gran gol. Ha tolto la mano? Non era possibile intercettare quel tiro… Dopo il gol però la squadra non ha avuto la forza di reagire, i cambi sono stati assolutamente deleteri, chi è entrato ha fatto peggio di chi era in campo. Partita completamente sbagliata sia dal punto di vista tecnico che tattico, e a me non è piaciuto neanche la gestione del dopo partita di Mourinho…”

Andrea Di Carlo a Tele Radio Stereo: “La Roma ha fatto la partita che mi aspettavo facesse. Non ho nulla da dire ai tre difensori, quando il pallone va in avanti la Roma scompare. Come si lavora in maniera maniacale per la fase difensiva, faccio fatica a pensare che nel reparto offensivo non ci sia nulla di preparato. Non ho capito nemmeno la partita di Spinazzola”.

Max Palombella a PlayRoma: “Sono pochi i singoli insufficienti, ieri la colpa è soprattutto di Mourinho, non si può produrre così poco offensivamente e avere così poche idee in fase di costruzione. Le sostituzioni dell’allenatore sono state caotiche e tardive, sarebbe dovuto intervenire prima e diversamente: sullo 0-1 Matic non ti serve, meglio mettere Bove o Volpato, hai più possibilità di recuperare il risultato”.

Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Il gol di Osimhen? Per me ha fatto una grande azione, anche grazie all’unico sbaglio di Smalling, ma un portiere come Rui doveva provare a smanacciarla. Era poco lo spazio da coprire, e poteva fare qualcosa in più. Ma se la fame di Osimhen ce l’avesse Abraham, avremmo potuto aspettarci qualcosa in più. Il Napoli ha meritato, ma la partita è stata butta, mi aspettavo qualcosa di meglio. La Roma però è la squadra dell’anno scorso con Camara al posto di Veretout, e sinceramente non mi aspettavo qualcosa di diverso. La Roma è una squadra chiaramente in difficoltà, il Napoli invece è in grande fiducia. Io Abraham lo difendo fino alla fine, è un generoso, ma non concretizza quasi niente. Alla Roma manca il giocatore che salta l’uomo, e questo è un limite clamoroso…”

Augusto Ciardi a Tele Radio Stereo: “Se la Roma al 70esimo ha già la lingua di fuori, c’è qualcosa che non quadra. Ieri la Roma mi è sembrata il Torino nei derby: gioca contro una squadra oscenamente più forte, tiene botta fino all’80’, e poi subisce il gol dal grande giocatore e non ha più la forza di reagire. A me gli ultimi dieci minuti mi hanno tramortito. L’aspetto mortificante è che la Roma non ha avuto la forza di buttare un pallone dentro l’area avversaria. A me il pragmatismo piace, ma nel momento in cui non arriva il risultato non posso appellarmi alla prestazione, che è stata quella di una provinciale che prova a limitare l’avversaria. Io qualche domanda sulla Roma me la faccio, soprattutto se vedo lo score degli attaccanti: la Roma, tolto Dybala, ha una produzione offensiva inferiore a quella della Cremonese, ed è inammissibile…”

Max Leggeri a Rete Sport: “La sconfitta col Napoli crea inevitabile amarezza, ma rispedisco al mittente le contestazioni e le critiche abrasive nei confronti di José Mourinho. E’ ovvio che non mi accontento di perdere con onore, senza sfigurare, perché è da perdenti di successo. Non mi accontento di aver perso senza tre giocatori importanti come Dybala, Zalewski e Wijnaldum, perché se sei una squadra forte e te la vuoi giocare alla pari, non devi accontentarti di perdere a testa alta. Non mi accontento dell’agonismo visto nel primo tempo. La sconfitta di ieri ci allontana dal sogno di competere per il titolo. Alcuni singoli, come Abraham, che oltre a giocare in maniera superficiale si fa ritrarre al fianco di Osimhen, invece di mostrare il famigerato dolore per la sconfitta”.

Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “Questo è il Mourinho che non mi piace, la vittoria del Napoli è meritato, in secondo luogo. Mourinho ha preparato una squadra per pareggiare e soffocare il Napoli. Tutto fatto molto bene finché Oshimen non si inventa il tiro, Pellegrini ha fermato Lobotka che è il cuore del gioco del Napoli, la trappola sul georgiano… Il piano per lo 0-0 stava andando in porto, ma dall’altra parte c’era una squadra che voleva vincere. Ha soffocato il Napoli, ma non ha giocato, non ha provato a vincere perché era messa in campo per fermare il Napoli”.

Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Presi individualmente quelli del Napoli sono più forti e alla Roma manca anche Dybala. Non puoi vincere di più con questa rosa. Quest’anno hai un paio di infortuni o problemi ogni settimana e non puoi fare cambi perché in panchina non hai valide alternative. Quest’anno arrivare quarti sarebbe un trionfo. Ci sono almeno cinque squadre più attrezzate. Se penso che Camara è stato il migliore in campo ieri, mi crolla il mondo addosso. Pellegrini, Abraham e Spinazzola i peggiori. Pellegrini sta sempre male, ma perché? E non riesce a fare un’azione decisiva. Oggi non vorrei essere Mourinho, allenare così non è bello con giocatori scarsi, o infortunati che ha”.

Massimiliano Magni a Rete Sport: “Zaniolo? Concordo sul fatto che non sta vivendo un grande momento da attaccante, un gol lo devi fare, ma se c’è qualcuno che ieri qualcosa ha fatto è proprio Zaniolo. Per il resto non s’è visto nulla…”

Sandro Sabatini a Radio Radio: “Gestisce le vittorie a modo suo, non chiamare Lozano per nome mi è sembrato un po’ folcloristico. È un grande comunicatore e trascinatore, però mi sembra ripetitivo, se vince o pareggia parla di calcio, altrimenti di arbitri e altre cose. Mi sembra un ripetitivo noiosi”.

Checco Oddo Casano a Rete Sport: “La Roma aveva preparato la partita per non perdere mostrando il giusto rispetto nei confronti di una squadra complessivamente più forte come il Napoli. Strategicamente, in fase di non possesso, Mou non ha commesso errori, è mancato coraggio offensivo, voglia di andare a far male di squadra e forse delle letture diverse dal 60′ in poi. Troppe iniziative individuali spesso vanificano potenziali grandi occasioni. Nella tenuta difensiva, nella capacità di sporcare le strategie avversarie la Roma è sempre più Mourinhiana. Purtroppo a livello offensivo esprime un calcio basico, rimesso alle qualità di alcuni singoli che davanti stanno steccando palesemente da inizio stagione. Col Napoli un test di maturità purtroppo complessivamente non superato”.

Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Il problema non è Mourinho, ma quando la Roma vince, vince Mourinho se perde perdono gli altri. È un grande allenatore, ma andrebbe più discusso. Si passano per verità cose che lui dice, ma non lo sono. Anche con Dybala giocava male, ma Dybala ti risolveva le partite. Con il suo organico poteva esprimersi meglio. La Roma avrebbe un valore più alto di quello che gli ha voluto dare Mourinho ieri. La Roma dovrebbe giocare con più autorevolezza. I Friedkin hanno fatto una campagna sontuosa con Belotti, Camara Celik, Matic … È giusto che si aspettino che giochi meglio. Anche con la Juve che aveva 18 infortunati, la Roma si è messa in difesa”.

Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “La differenza tecnica tra Roma e Napoli è evidente, loro in panchina hanno tenuto gente come Raspadori e Simeone. Mourinho l’ha interpretata nell’unico modo possibile per non fare la figura di altre squadre che hanno preso 4-6 gol da questo Napoli. E se non c’è l’errore di Smalling porti a casa un punto d’oro. Al ritorno sarà un’altra partita, la Roma recupererà i giocatori più importanti. Zaniolo? A tratti eroico, ma lo vorrei veder tirare in porta. A gennaio servirebbero almeno tre acquisti”.

Gianluca Piacentini a Rete Sport: “Una vittoria avrebbe cambiato la prospettiva, la sconfitta lascia squadra nella linea di galleggiamento di quelli che sono i suoi obiettivi. Sul discorso della crescita dopo un anno di gestione Mourinho, se ripenso alla fine della scorsa stagione è vero che non c’è stata crescita, ma se ripenso all’inizio della stagione il discorso cambia. Se poi pensiamo al Napoli o a quegli altri, che non voglio nemmeno nominare, la crescita è tangibile e il paragone è ingeneroso per la Roma. Ieri l’obiettivo ce lo stavamo portando a casa, che era il pareggio, ma poi arriva la perla di Osimhen. Il dibattito vero è questo: ieri hai giocato come una piccola, ed è questo che ci può portare a raggiungere l’obiettivo? Quando prendi Mou non ti aspetti il gioco scintillante. Ma allora qual è il tema? Che senza giocatori non si raggiunge l’obiettivo? O che da qui alla fine del campionato si può crescere come gioco e come consapevolezza?…”

Focolari a Radio Radio: “A questo punto il Napoli è favorito per lo scudetto. Osimhen non c’è nelle vittorie fino ad oggi del Napoli, quindi è dove è a prescindere da lui. Al di là delle parole fasulle di Mourinho, il Napoli ha giocato diversamente dal solito, la Roma ha fatto una partita difensiva. La cosa su Lozano è brutta, ma non si può dire che il Napoli non ha meritato. Colpe a Smalling? Su 10 duelli ne ha persi 8″.

Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “La Roma non ci ha neanche provato contro il Napoli. Era un’occasione importante. Non aveva nulla da perdere, è davvero esagerato che devi sperare di finire una partita 0-0 contro il Napoli. Anche se è una squadra più forte. Ieri è stata più la sconfitta di Mourinho contro Spalletti che la vittoria del Napoli sulla Roma. Si è visto il lato della medaglia negativo. La Roma non sembra interessata a giocare a calcio”.

Andrea Pugliese a Rete Sport: “C’è amarezza, hai perso una partita che stavi per portare a casa, con quel pareggio che era sostanzialmente l’obiettivo della Roma, che aveva fatto una partita molto speculativa. La squadra ha giocato per non perdere più che per vincere. Mou ha deciso di fare quel tipo di partita anche per tutti i problemi che aveva la squadra. Giocare senza Wijnaldum e Dybala è una penalizzazione troppo forte per questa Roma. Con un punto la classifica sarebbe stata molto più corta, e parleremmo di tutt’altro. Così invece la classifica si allunga. Quello che mi sorprende è lo zero nella casella dei tiri in porta: bisogna capire perchè. Zaniolo ormai ha un rapporto storicamente negativo con la porta…”

Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Il Napoli ieri non ha stracciato la Roma, fino al gol la squadra giallorossa era in partita. Sullo svantaggio la squadra non è stata reattiva, e questo per colpa soprattutto dei cambi. Da Belotti mi aspetto di più, ma accuso anche gli altri”.

Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Mourinho un po’ va a farfalle nelle dichiarazioni. I numeri lo testimoniano. Di solito le sue analisi sono lucide e perfette. È vero che non c’era Dybala, né Wijnaldum, ma il Napoli non aveva Anguissa”.

Mario Corsi a Centro Suono Sport: “La partita? Ragazzi, non avevamo giocatori. Mou ieri avrebbe voluto dire che ci vogliono le riserve, i calciatori di scorta, perchè se il Napoli voleva, poteva far giocare Raspadori o Simeone, noi al massimo abbiamo Belotti. E soprattutto non abbiamo un grande centrocampo. E’ andato male, male, male. Karsdorp ha giocato infortunato, e tu non puoi regalare tutti sti giocatori. Smalling? Io gli voglio bene, ma lui era in vantaggio su Osimhen e lì fa un grave errore. E poi c’è il portiere: lui ha già regalato almeno sei punti, che sono tanti. Per me Camara è stato il migliore. Belotti e Abraham sono da 5, Zaniolo è l’unico che c’ha provato, che poteva contrastare il Napoli, ma da solo non ce la fa. La Roma ieri poteva pareggiarla, e perde per due errori clamorosi della difesa…”

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