Dybala vede il Mondiale. La Roma sogna la Joya di novembre
Il sorriso spesso è un indicatore importante, ti regala sempre il termometro delle sensazioni, scrive Andrea Pugliese su La Gazzetta dello Sport. E quelle di Paulo Dybala in questi giorni sono buone, a tratti anche molto buone.
Talmente bene che il Mondiale non è più una chimera, anzi. Paulo l’ha messo nel mirino fin dal giorno della lesione al retto femorale sinistro (il 9 ottobre, l’infortunio è arrivato calciando il rigore decisivo di Roma-Lecce), anche se poi la speranza è rimettere piede in campo anche prima, magari per uno degli ultimi due impegni in programma dei giallorossi (la trasferta di Reggio Emilia con il Sassuolo del 9 novembre o la partita casalinga con il Torino del 13).
Molto si capirà però a fine settimana, quando Dybala farà una risonanza magnetica di controllo per vedere quanto e come la lesione sia guarita e a che punto è la fase di cicatrizzazione. Per accelerare, da questo punto di vista, il fantasista argentino nei giorni scorsi si è sottoposto al trattamento dei fattori di crescita, secondo il protocollo Prp (Plasma ricco di piastrine), il che gli ha permesso di ridurre i tempi di guarigione e nella rigenerazione dei tessuti lesionati.
Le giornate della Joya trascorrono quasi per intero a Trigoria, dove viene trattato con il massimo dell’assistenza dallo staff medico della Roma. Due sedute di fisioterapia al giorno, una la mattina e una il pomeriggio, per un totale di circa 4 ore di lavoro giornaliero. Spalmato ovviamente tra le due fasi giornaliere. È chiaro, però, come l’obiettivo principale in questo momento sia soprattutto quello di andare al Mondiale. Se ci sarà la possibilità di giocare anche prima ben venga chiaramente, ma sia lui sia la Roma non vogliono rischiare nulla.
In attesa anche di venerdì, il giorno in cui il ct Scaloni diramerà la lista dei pre-convocati dell’Argentina per il Mondiale. Paulo dovrebbe esserci.