Mancini: “Spero che non accada più che l’Italia non sia ai Mondiali”
“Il fatto che non ci siamo dispiace molto, spero che questo non accada mai più, perché l’Italia deve starci: è vero è un mondiale particolare, ma è sempre un mondiale ed è meglio esserci”. Il ct azzurro, Roberto Mancini ribadisce la sua amarezza per la coppa del mondo in corso in Qatar che l’Italia vive da spettatrice: il tecnico della Nazionale, che è rimasta fuori dalle qualificazioni, ne ha riparlato ospite a Che Tempo che fa insieme a Gianluca Vialli per presentare il docu-film di Marco Ponti ‘La bella stagione’, che racconta la Samp dei tempi d’oro e l’amicizia tra i due doriani. Un passaggio del film è dedicato all’abbraccio tra Vialli e Mancini dopo la vittoria nel 2021 degli europei.
“E’ stata una emozione unica e straordinaria, arrivata in un momento difficile” dice il ct, che oggi festeggia il compleanno. “Non è solo il diario di una stagione sportiva – dice Vialli parlando del film in arrivo nelle sale questa settimana – c’è tutto lo sforzo di trasmettere i valori alla base di quella cultura che ci portò a vincere”. “Un calcio meraviglioso di cui non abbiamo avuto la fortuna di far parte – aggiunge Mancini –. Eravamo nei nostri anni migliori, una squadra speciale e alla fine di quella storia finiva un po’ la nostra gioventù”. E poi ancora quell’abbraccio dopo il trionfo a Wembley dell’Italia: “C’era tutto, l’aspetto sportivo, la gioia per un nuovo traguardo raggiunto e la paura che aveva condizionato entrambi per via delle mie condizioni. Quelle lacrime sono per tutto questo. Ed è stato più bello degli abbracci di quando io gli passavo la palla e lui faceva gol. Un momento bellissimo di condivisione con Roberto, c’era amicizia amore, con lacrime piene di tante cose”. “Indimenticabile – chiude il ct azzurro – gli voglio bene come quando eravamo ragazzini, anzi ora gliene voglio di più”.