Un amore giallorosso da tutto esaurito
La Roma riparte da 18 Sold out consecutivi. Diciotto, peraltro, senza contare le partite in trasferta, pure quelle sempre esaurite nel settore riservato ai tifosi romanisti come sarà, per esempio, a San Siro contro il Milan domenica. Diciotto sold out consecutivi, numero destinato a ingrandirsi, non possono essere causali, tanto meno banali, scrive Piero Torri su La Repubblica.
E assumono un significato ancora più sostanziale, se si pensa che la strategia pianificata dalla Roma. è stata accompagnata dalla necessaria visione del futuro. Ovvero pensare ai tifosi di oggi, domani, dopodomani.
Ed ecco allora che l’Olimpico è tornato ad affollarsi di bambini, molti deli quali hanno scoperto l’emozione di salire le scalette di qualsiasi settore mano nella mano con il papà, il nonno, lo zio, per poi domandarsi perché il cuore batte più forte quando si scopre l’effetto che fa. Saranno i tifosi di domani e dopodomani, un patrimonio inestimabile. Quello che qualche anno fa fece dire ad Agostino Di Bartolomei che “ci sono i tifosi di calcio e poi quelli della Roma“.
Certo, l’arrivo di Josè Mourinho, la vittoria dopo 14 anni di totale astinenza di un trofeo europeo come la Conference League, lo sbarco di un fuoriclasse come Dybala, la solidità di una proprietà che fin qui ha investito oltre 700 milioni, sono stati altri fattori che hanno contribuito ai sold out. Ma di fondo c’è la passione dei tifosi. Gli unici da scudetto. La Roma provi a imitarli e meritarli. Sarà più facile tornare a vivere notti come quella di Tirana.