Ilario Di Giovambattista: “Zaniolo non convocato su richiesta di Mou”
Fabrizio Aspri a Radio Radio: “Un talento come Zaniolo andava gestito meglio. La Roma ha già avuto in passato questioni di mercato gestite male. Mourinho deve dire se vede o meno Zaniolo per il futuro della sua Roma, ammesso che il tecnico rimanga”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Da quanto mi risulta sul caso Zaniolo le motivazioni della decisione non sono andate come hanno scritto in molti. E’ stato Mourinho a dire al ragazzo di non vederlo concentrato e insieme hanno deciso di tenerlo fuori dai convocati. Non è vero che il giocatore si è ammutinato. Intorno alla Roma ci sono organi di comunicazione pro-Mourinho e quelli pro-Pinto. E la gente viene presa in giro”.
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Zaniolo si è sempre allenato col gruppo, anche ieri e l’altro ieri. Mourinho con questa questione non c’entra niente, infatti non parla e aspetta che parlino gli altri. Domani è la partita più difficile delle prossime, è quella decisiva per il futuro. Uno stipendiato non può decidere di non essere convocato. È una cosa gravissima, Zaniolo aveva l’obbligo di salire sull’aereo”.
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Zaniolo si è allenato in gruppo, ma sarà fuori dai convocati anche con il Napoli. La Roma non ha ancora preso posizione su questa situazione. Mourinho ha tutelato il calciatore in tutti i modi e ora si aspetta che parlano gli altri. Deulofeu è più forte di Zaniolo”.
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Sono deluso dal comportamento di Zaniolo perché lo reputo un giocatore forte. Ho paura che venga ceduto per pochi soldi. La vicenda di Zaniolo è una tragedia perché se parte lui potrebbe arrivare uno come Deulofeu”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “La Roma ha perso un po’ di stabilità. Alla base della vittoria della Conference c’era anche stabilità, i rapporti mi sembravano migliori e ognuno faceva il proprio mestiere. Da Reggio Emilia in poi, col caso Karsdorp, si è persa ovviamente stabilità. Mourinho senza consultare la dirigenza ha deciso di escludere un calciatore che rappresenta un patrimonio. Poi le dichiarazioni in Giappone del mister, l’intervista di Pinto, le altre parole, poi Zaniolo. E il caso deflagra. La Roma ha perso stabilità, ma in campo i risultati ci sono. Penalizzazione? Per la Juve è più facile tornare al top rispetto alle altre. Però ricordo poche occasioni favorevoli in contemporanea per la Roma: la penalizzazione della Juve, Milan e Napoli fuori dalla Coppa Italia dal tuo lato di tabellone”.
Gianluca Lengua a Radio Radio: “Se Zaniolo non dovesse partire a gennaio, la Roma lo riabiliterà, perché non può perdere un capitale del genere. Lui ha avuto una reazione d’istinto. La squadra alle spalle può anche averla, ma la Roma ha rifiutato il prestito. Autoescludendosi, prima con la Fiorentina – anche se ufficialmente era fuori per un’influenza intestinale – e poi con lo Spezia, probabilmente ha intenzione di mettere spalle al muro la società per farle accettare un prestito. La Roma è una società forte, non vuole cederlo in prestito, però non può permettersi di lasciarlo in tribuna per tutto il resto della stagione”.
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “Su Zaniolo hanno fatto valutazioni anche tecniche. L’acquisto di Solbakken poteva essere indicativa per un addio di Zaniolo, che è uno forte e che può fare ancora la differenza. La stagione non è partita nei miglior modi ma ora le prospettive sono positive. La società rischia perché perde un giocatore, anche lui però perché si trova in una via di mezzo”.
Nando Orsi a Radio Radio: “Lo strappo di Zaniolo era prevedibile, il rapporto tra lui e la Roma, ma anche con Mourinho, non è stato mai ideale. L’ingaggio superiore giustifica l’importanza che hai nello spogliatoio. Io non darei solo colpe a Zaniolo”.
Sandro Sabatini a Radio Radio: “Zaniolo ha strappato in questo modo perché consigliato dal procuratore per far scendere la richiesta della Roma. Secondo me è un brutto gesto quello di Zaniolo. Ha dato due ginocchia alla Roma ma anche il club gli ha dato tanto”.