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Interviste - 06/02/2023

Giannini: “Pellegrini serio e attaccato alla maglia, non ha bisogno di consigli.

L’ex capitano della Roma Giuseppe Giannini ha rilasciato un’intervista all’edizione odierna de Il Messaggero. Da capitano a capitano, il Principe ha commentato i fischi dell’Olimpico a Pellegrini, soffermandosi anche sul caso Zaniolo e, più in generale, sulla situazione della Roma. Di seguito le dichiarazioni.

Da capitano a capitano: che consiglio si sente di dare?
“Lorenzo non ha bisogno dei miei consigli. È un ragazzo con la testa sulle spalle, serio, attento e attaccato alla maglia. Lui sa che può accadere, ci può stare in un’annata che non giochi al massimo. Altrimenti in campo ci sarebbero dei robot al posto delle persone. Va soltanto apprezzato visto che tante volte si sacrifica non stando bene fisicamente. Poi è chiaro che la gente paga, vuole vedere i propri beniamini andare sempre a 100 all’ora, purtroppo non è sempre così”.

Rischia di farsi condizionare?
“Il professionista è quello che riesce a gestire sia i momenti positivi che quelli negativi. La differenza la fa la testa del giocatore. Non credo quindi che uno come Lorenzo abbia problemi”.

Mourinho invece come sta gestendo la Roma?
“Con saggezza. Riesce ad avere in pugno la squadra e i giocatori. Tutti noi vorremmo vedere la Roma vincere sempre e i grandi campioni indossare sempre quella maglia. Spesso non è successo, però, lui è un personaggio che ha riportato passione e attaccamento e quindi va rispettato”.

Ha ragione a dire che non ha la rosa per tre competizioni?
“Ora ce ne sono due, quindi non ci sono più scuse. Poi ci sono diversi giovani interessanti che la Roma ha sempre tenuto in considerazione anche in altre gestioni. Mourinho è sempre stato abituato ad avere il massimo nelle squadre in cui ha lavorato, quindi, avrà messo in preventivo anche questo”.

Qual è il giovane che Mourinho ha lanciato e che l’ha colpita di più?
“Volpato quando entra ha sempre la freschezza mentale che serve ed è pulito nelle giocate. Anche Bove mi piace molto. È giusto schierarli in qualche circostanza e farli giocare”.

Mourinho è tornato a parlare del rumore dei nemici per compattare il gruppo. Strategia vincente?
“Non so se funzionerà, lo dirà solo il tempo. Lui ha questi comportamenti per creare ulteriore empatia con lo spogliatoio e i calciatori. Ci sta che sia una strategia”.

Che momento sta vivendo la Roma?
“Particolare. Con l’Empoli era importante prendere i tre punti per restare attaccati alla prime, perché questo è l’obiettivo di quest’anno. Riuscire a rimanere lì sopra nel gruppo alto della classifica, anche se a volte si perde qualche battuta”.

Che idea si è fatto del caso Zaniolo?
“La vicenda non è stata gestita bene da tutte le parti, soprattutto da quella dell’entourage del giocatore. Mourinho ha detto che già da un mese voleva andare via e non è bello. Non sono cose che aiutano a vivere serenamente l’ambiente. È un peccato perché il ragazzo si trova in difficoltà. È lì che subentra la gestione dell’entourage e degli agenti, dovevano prevedere in qualche modo che poteva accadere questo”.

Andare al Galatasaray può essere un modo per rilanciarsi?
“La situazione attuale con la Roma non è bella. C’è stato anche il certificato, mi sembrano dei comportamenti particolari. Dipenderà molto dalla società quale sarà il suo futuro”.

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