Traffico improvviso sulle corsie laterali
Il successo contro l’Hellas Verona ha permesso alla Roma di mantenere il terzo posto in campionato, un buon viatico in vista del prossimo impegno contro il Salisburgo. Una partita dove i giallorossi sono chiamati a rimontare l’1-0 subìto in Austria se si vuole proseguire nella manifestazione, altra via oltre la Serie A per raggiungere l’agognato traguardo della Champions League.
Mourinho ha riunito la squadra in campo al fischio finale di Roma-Hellas Verona, elogiando il successo ottenuto con una formazione per ampi tratta rimaneggiata, soprattutto per quanto concerne il pacchetto offensivo.
Oltre ai tre punti, la buona notizia per lo Special One è che, improvvisamente, c’è traffico sulle corsie esterne. Tra il caso Karsdorp, l’infortunio accorso a Spinazzola e un Celik a corrente alternata, nelle ultime apparizioni Mourinho ha dovuto dirottare Zalewski a destra con il duttile El Shaarawy su quella opposta per sopperire alle suddette lacune.
Da questo momento in poi (facendo tutti gli scongiuri del caso), Mourinho avrà l’imbarazzo della scelta su entrambe le fasce. La situazione con Karsdorp era già risolta a dicembre, ma la titolarità contro l’Hellas Verona ha chiuso definitivamente la questione. Spinazzola, invece, ha recuperato prima del previsto dalla lesione alla coscia destra subita a fine gennaio e contro gli scaligeri ha finalmente ricordato il giocatore ammirato fino a Euro 2020, con tanto di pregevole assist di tacco a impreziosire la sua partita.
Karsdorp, Celik, Spinazzola e Zalewski. Mourinho torna ad avere a disposizione i suoi laterali di centrocampo, una notizia senz’altro positiva per diversi fattori. Innanzitutto, c’è la possibilità di far ruotare maggiormente i propri giocatori come già visto domenica. Inoltre, lo Special One potrà farlo senza dover costringere gente come Zalewski o El Shaarawy a cambiare fascia (Zalewski) oppure sacrificandosi in un ruolo non proprio suo (El Shaarawy).
Infine, con questa abbondanza sulle corsie, proprio il Faraone potrebbe trarne giovamento perché potrà essere utilizzato più avanti. Il numero 92 è un calciatore che vede la porta, ma che è stato spesso costretto a giocare lontano da una zona a lui più congeniale per esigenze tattiche. Un qualcosa che potrebbe non verificarsi più avendo Mourinho tutti a disposizione sulle fasce.