Paolo Assogna: “Contro la Juventus ho visto il carattere famelico di Mourinho”
Paolo Assogna a Tele Radio Stereo: “Matic sa già cosa fare prima ancora di ricevere la palla, cambia proprio i tempi di gioco della fase offensiva. Nella vittoria contro la Juventus ho visto il carattere famelico di Mourinho e un fortissimo senso di appartenenza”.
David Rossi a Rete Sport: “Cerchiamo di dare un contorno al lavoro fatto da Mourinho guardando i punti fatti, che sono la moneta del calcio e che definiscono quello che fai in stagione. Se la Roma quest’anno finirà a 72-74 punti e arriverà quinta, io vi dico la verità, secondo me fa una buona performance da un punto di vista numerico, ma c’è qualcuno che ha fatto meglio, e quello non dipende da te. Se gli altri hanno 100 milioni in più per comprarsi cinque giocatori, non è colpa tua… Se quest’anno chiudi facendo 12 punti in più, ma piazzandoti ancora al quinto posto, non puoi dire che la qualità della stagione è stata la stessa…”
Roberto Pruzzo a Radio Radio: “I punti persi col Lecce e la Cremonese fanno male, è un segnale che non ti fa stare tranquillo nemmeno per la partita di giovedì in Europa League. La Roma non ti fa mai stare tranquillo. Un’altalena di risultati tra in casa e fuori che hanno in pochi. Spero che preso trovi più certezze. Si deve pensare partita dopo partita”.
Daniele Lo Monaco a Radio Romanista: “La sospensione della pena di Mourinho? Non esiste una disparità di trattamento, per Sarri non era stato richiesto un supplemento di indagine. Nel caso di Mourinho è una cosa diversa rispetto a quella di Sarri, che invece aveva litigato con un giocatore. Ma comunque quella di Sarri di ieri era una battuta, leggo “io e Mourinho siamo stati trattati in maniera diversa“. Ma quando l’ha detta questa cosa? Lui ha risposto solo con quella battuta “è un premio alla carriera“. Non ha fatto differenze fra un caso e l’altro, tutte le frasi che leggete sono parole presenti nella domanda del collega…”
Ugo Trani a Centro Suono Sport: “Mourinho ha vinto la partita come Allegri: di corto muso. La Roma non sta cercando un altro allenatore. C’è chi vuole cacciare Mourinho anche dopo questa vittoria. Anche Sarri ha detto che gli hanno tolto la squalifica per la sua carriera ma i laziali li tengo fuori, è normale che lo attacchino. Fa parte del gioco e dello sfottò”.
Piero Torri a Tele Radio Stereo: “Senza la sconfitta contro la Cremonese, il 2023 della Roma sarebbe stato praticamente perfetto”.
Gianluca Piacentini a Rete Sport: “La tua performance è condizionata dal rendimento delle altre squadre. Quando non c’era la Juve dopo Calciopoli, la Roma arrivava sempre seconda e faceva sempre un sacco di punto, ma tendenzialmente avevi meno concorrenza, quindi un occhio su quello che fanno gli altri lo devi dare per capire il valore della tua performance. Quello dei punti fatti non è un valore assoluto. La Roma l’hanno scorso ha chiuso il suo campionato a 63 punti, ne mancano 16, ci sei quasi, per cui il miglioramento rispetto all’anno scorso è evidente. Bisogna però capire se ti basterà per arrivare in Champions…”
Francesco Balzani a Centro Suono Sport: “Non vedevo l’ora che la Roma diventasse questo genere di squadra. La Roma ha battuto la squadra più forte d’Italia come rosa a disposizione. Mourinho ha delle offerte, non sono da top club ma lui esercita un fascino per chi ha tanti soldi da spendere come il West Ham. Lui però vuole restare a Roma. Non so se c’è stato l’incontro con i Friedkin però spero che questo mese, visto che c’è anche la sosta, potrebbe portare un po’ chiarezza tra le due parti. Se viene fatta chiarezza non ci sono offerte che tengono”.
Roberto Infscelli a Tele Radio Stereo: “Matic fa uno sport diverso rispetto agli altri calciatori: nel momento in cui riceve il pallone la giocata è già stata fatta”.
Stefano Agresti a Radio Radio: “La vittoria contro la Juve, presa da sola, ci ha consegnato una vittoria importante e preziosa, anche se la partita non è stata bella. La Roma l’ha giocata come doveva, però dire che questa gara fa diventare la Roma di Mourinho mi sembra esagerato. Dietro al Napoli ci sono tutte squadre imperfette, Roma compresa”.
Paolo Cento a Rete Sport: “La Roma deve entrare in campo sempre con quella tigna, ci deve lavorare ancora Mou e ci deve lavorare la squadra. Senza la tigna, non raggiungi i risultati. Il calcio non è solo una cosa per grandi campioni, la storia ci insegna che spesso anche squadre senza grandi campioni riescono a ottenere grandi risultati. Mourinho è l’allenatore giusto per questo compito. Se il dna vincente si può comprare sul mercato? Ci sono giocatori che ti aiutano, Capello aveva dato alla Roma una consapevolezza che è stata decisiva paradossalmente più di Batistuta. E’ ovvio che la qualità aiuta la tigna, ma guardate il PSG: grandissima qualità, ma in Champions fa una fatica enorme…”
Alessandro Vocalelli a Radio Radio: “Nell’ambito dell’espulsioni di Kean, andava ammonito anche Mancini. Giusto fare un supplemento di indagine ma forse sarebbe stato giusto farlo anche nei confronti di Sarri visto che i referti dicevano cose differenti”.
Mimmo Ferretti a Tele Radio Stereo: “Dobbiamo farla finita di dare giudizi assoluti, perchè la rassegna stampa di oggi è la conferma di quello che succede non solo nel tifo, dove quando vinci una partita sei il più forte del mondo e quando ne perdi una sei il più grande pippone… Guadate i giornali oggi, gli stessi che dicono “quanto è bravo Mourinho” sono gli stessi che dopo Cremona scrivevano “Mourinho non vali una fava”. Ma si può fare una critica logica in questo modo per accompagnare il cammino di una squadra? Si va troppo a sentimento. Ma perchè oggi un quotidiano tira fuori il nome di Tuchel al posto di Mourinho: perchè devi farlo?…”
Antonio Felici a Centro Suono Sport: “Gran parte della stampa romana nonostante la vittoria continua ad andare contro Mourinho. Credo ci sia una corrente di pensiero che vuole sempre avere una Roma debole. Il primo tempo è stato brutto, il secondo tempo no però. Mi è sembrato abbastanza gradevole anche per uno spettatore neutrale”.
Luigi Ferrajolo a Radio Radio: “La Roma è troppo altalenante. Quello di Mourinho e Sarri sono casi completamente diversi. Qui c’è la necessità di approfondire al massimo perché c’è il sospetto che un arbitro si sia rivolto in maniera maleducato provocando la reazione di Mourinho. Il caso è grave perché al centro non c’è Mourinho ma un arbitro”.
Alessandro Austini a Tele Radio Stereo: “Smalling vuole rimanere alla Roma e adesso bisognerà trovare l’accordo economico. Per lui è l’ultimo contratto importante e vuole guadagnare il più possibile. Scommetto su una sua permanenza. Se la Roma dovesse vendere Abraham a 80mln sono sicuro che riuscirebbe a prendere un più forte”.
Ilario Di Giovambattista a Radio Radio: “Matic è decisivo per la Roma, sta giocando benissimo. Per segnare ai giallorossi devi ‘sparare’ ai difensori. La rosa di Mourinho è migliore di quella della Lazio”.
Mario Corsi a Centro Suono Sport: “E’ chiaro che si giocherà a pallone anche senza Mourinho, quello che non capisco è perchè volete mandarlo via. La Roma quest’anno sta a sette punti in più dell’anno scorso… Comincia a indebolirsi la mia convinzione su Mancini come difensore scarso…quest’anno è molto migliorato, e comincio addirittura a pensare che sia forte. A me nella partita contro la Juve è piaciuto più di tutti. Se fosse questo…”