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Interviste - 04/05/2023

Boniek: “Mourinho è arrabbiato, ma non può attaccare nessuno dei suoi giocatori”

Il vicepresidente della UEFA Zbigniew Boniek è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport. Ecco le sue parole: “Mi fa piacere oggi dire due-tre cose: perché Mourinho ieri se ne è uscito con queste frasi? Perché sono frasi interessanti, secondo me dentro aveva una rabbia terribile per non aver vinto contro il Milan e contro il Monza, però non poteva attaccare nessuno dei suoi giocatori perché sta facendo l’impossibile quasi con questa squadra. Parliamo di una squadra in piena emergenza. Se vedi i due gol subiti nelle ultime partite sono quasi un copia e incolla: il lancio sul secondo palo dove nessuno chiude. A Mourinho piace vincere e questa era un’occasione straordinaria per accedere alla Champions League. Però ci sono due strade per accedere alla Champions League: una è il campionato e un’altra è l’Europa League. Perché se vinci l’Europa League vai in Champions League. Ora bisogna chiedersi quale strada sia più percorribile: se vinci contro l’Inter ti si apre la possibilità di andare in Champions League attraverso il campionato ma se non vinci devi superare il Bayer Leverkusen. Il Bayer Leverkusen e il Siviglia sono due squadre contro le quali la Roma può giocare alla pari. Ora bisogna restare concentrati ma non voglio partecipare al match dei tifosi contro la società o cose simili, anche se è chiaro che qui ci sono delle problematiche perché Mourinho da tempo chiede l’incontro con la società e non succede niente. Oggi bisogna concentrarsi, in un momento così difficile, sui prossimi 7 giorni, prima l’Inter e poi il Bayer Leverkusen”.

Su Mourinho. 
“Le sue dichiarazioni possono essere interpretate in vari modi, per esempio che forse non ha un buon rapporto con la società, che potrebbe andare via o rimanere. Se resterà saremo tutti contenti perché sta tirando fuori il massimo dalla squadra però secondo il mio punto di vista servirà una concentrazione straordinaria per la partita contro l’Inter. Secondo me allenatore e società devono collaborare al 100% su tutto, solo questa simbiosi potrebbe portare avanti la squadra. La Roma può oggi concentrarsi su tutti e due i fronti? Con il Milan ci siamo rimasti malissimo per il risultato finale, ieri anche con il Monza siamo andati in vantaggio e abbiamo subìto gol da un lancio lungo…”.

Sulla rosa e sugli infortuni. 
“Mi dispiace per El Shaarawy che si è infortunato, è un giocatore molto concreto e veloce, ed è un peccato. Si parla di un mese di stop e se sarà così non potrà darci una mano. Ora però manteniamo la concentrazione, non perdiamoci nel fare i conti finali perché possono essere conti diversi”.

Sull’arbitro. 
“È un tema molto delicato, oggi un arbitro non scende in campo per danneggiare una squadra. Può essere scarso ma ha mille aiuti come il VAR. Ci sono arbitri che non capiscono il calcio e non capiscono certe dinamiche. Il cartellino rosso di Celik non avrebbe cambiato niente ai fini del risultato perché la partita era finita, come fai a darlo? Tra l’altro era anche scivolato prima del contatto… Contro il Milan c’era Orsato che ha un suo standard, usa lo stesso metro e controlla la partita”.

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