Nainggolan: “Ho visto una Roma nuova, con qualità. Per il campionato serve un po’ di fiducia”
Ieri, in occasione di Roma–Salernitana, Radja Nainggolan era allo Stadio Olimpico per sostenere la squadra. Il rapporto tra i tifosi giallorossi e il centrocampista belga è sempre stato molto intenso e se pur gli anni passano, le cose non cambiano. Dopo la partita il Ninja è stato ospite di una diretta su Instagram gestita dalla pagina Parlamoderoma2.0, queste le sue parole:
Sulla rosa della Roma.
“La Roma ha qualità, con Pellegrini e Dybala ancora di più, Zapata se arriva è buono, Belotti può fare molto bene, l’ho visto nel migliore dei modi. Oggi (ieri, ndr) scattava, può fare reparto alla maniera sua”.
Su Aouar e Renato Sanches.
“Aouar non ha fatto male, in quel ruolo lì serve qualità e lui ce l’ha, ma gli manca un po’ di forza. L’ho visto combattere in fase difensiva, poi bisognerà vedere quando sarà decisivo. Ha fatto il suo, i giocatori nuovi si devono assestare, anche Paredes si vuole riscattare dopo un anno negativo. Renato è l’unico che può fare la transizione da fase difensiva a offensiva, è entrato bene, voleva usare un po’ troppo il fisico ma si vede che ha qualità e ha anche gli attributi. La Roma l’ho vista “nuova”, sta cercando i meccanismi, non è facile con i nuovi e senza Dybala che ti fa la differenza. Si poteva vincere, abbiamo pareggiato perché Candreva ha fatto due gran gol”.
Rui Patricio ha colpe sul secondo gol?
“Ma no, non si aspettava quella giocata. Io ho giocato con Alisson, ha fatto 20 parate contro l’Atletico Madrid nel 2017, non è che posso dire che Rui Patricio ha fatto una papera, ma il merito è del giocatore che ha fatto un gran gol. Candreva fisicamente sta bene, mi piace, ha qualità, fa la differenza”.
La Roma senza attaccante?
“Dai ora non si può dire, Belotti ha fatto due gol, questo si poteva dire se non avesse segnato. Si può dire che manca un attaccante, ma il Gallo ha fatto benissimo. Perché è entrato Pagano? Un attaccante c’era, Solbakken, magari l’allenatore voleva uno di inserimento. Ma io non sono un allenatore, lui fa le sue scelte. Ogni giocatore della partita se veniva cambiato dopo il 70′ faceva il segno della croce per ringraziare l’allenatore visto anche il caldo. Pochi inserimenti dei terzini? La mia Roma giocava”.
Sul campionato.
“Serve un po’ di fiducia, la Juve dominava il campionato quando c’eravamo noi, adesso è tutto cambiato, è in ricostruzione. Il Napoli ha approfittato di questo e ha vinto lo scudetto. All’epoca lo stacco con la Juventus era troppo grande. L’Inter per me era ed è sulla carta la più forte, la Lazio lo scorso anno è arrivata seconda ma per me la Roma non ha nessun giocatore inferiore rispetto a loro come singoli. La Juve è senza coppe e il Milan come farà quest’anno? Bisogna vedere i titolari come andranno in queste due squadre”.
Sul ritorno a giocare.
“Tornare in altra veste? Io mi sento giocatore e vorrei ancora divertirmi. Lo scorso anno ho fatto una scelta di cuore e sono andato da De Rossi alla Spal e mi ha convinto raccontandomi una marea di cazz… perché mi diceva bellissima città e società, tutto perfetto, arrivo là e invece… Sono andato e mi sono divertito, mi dicevano non ti preoccupare rimane fino a fine campionato, 10 giorni e lo hanno cacciato. In Serie B ho visto proprio un altro livello rispetto alla serie A, io penso di poter dire ancora la mia in A, devo solo trovare qualcuno che ci creda, tutto qua. Il Cagliari? Non c’è possibilità. In A non mi ha chiamato nessuno, ho sentito Di Francesco ma al Frosinone vogliono giocatori giovani. Poi ti dicono che è una questione economica, poi dicono che ho fatto troppi danni… Ma quali danni? Io mi sento con giocatori con cui giocavo a Piacenza, negli spogliatoi non ho mai litigato con nessuno, quindi non capisco che cosa si inventa la gente”.