Malagò: “La Roma oggi è più competitiva. Lukaku è uno che fa sognare”

Non ha mai nascosto la sua fede romanista e anche se sono passati i tempi in cui la partita veniva prima di tutto e governava la sua agenda sportiva, “la mia priorità oggi è rappresentata da tutto ciò che si chiama Italia” dice Giovanni Malagò intervistato da Valerio Piccioni su La Gazzetta dello Sport, è inevitabile che in questi giorni anche il presidente del Coni si sia interessato all’argomento principe di questo sprint di mercato: l’arrivo di Romelu

Il suo amico Francesco Totti ha detto che l’acquisto di Lukaku è importante, ma che la Roma non è da scudetto e che vede la Juve in testa alla gerarchia del pronostico.
“Diciamo che Lukaku non fa reparto da solo, ma con lui la Roma è molto più competitiva. Probabilmente la Juve viene vista bene per il fatto che non giocherà le Coppe. Ma all’estero, questi discorsi non li fanno. E forse bisognerebbe sfatare certe cose anche da noi: si può far bene in Italia e in Europa!.

Quanto la intriga la coppia Lukaku-Dybala?
Nel calcio la gente cerca tante cose, due in particolare: vincere è la prima cosa, veder giocar bene è l’altra. E per fare questo ci vogliono organizzazione e i campioni. E i campioni fanno sognare. E fanno sognare di più in piazze, in città, in tifoserie dove non sono abituati a vincere”. 

Insomma, meglio che Lukaku sia arrivato alla Roma e non alla Juventus… 
“Sotto il profilo dell’entusiasmo, della notizia, della suggestione, direi sicuramente sì. Insomma, a Caselle sarebbe stata possibile l’accoglienza di Ciampino? Non scopro niente di particolare se dico che lì sarebbe stato un giocatore in più, qui è diverso”.

Dunque, Roma è un moltiplicatore dell’effetto Lukaku?
“Le squadre che non hanno vinto 15, 20 o 30 scudetti, vivono di questi momenti, di questi campioni. Parlo della Roma, della Lazio, della Fiorentina, del Napoli, che pure viene da un campionato strepitoso. Altrove, l’obiettivo è quello di confermarsi, di continuare a primeggiare: un approccio diverso, entusiasmante anche quello, anche quello è calcio, ma è diverso. E questa divisione non è soltanto italiana, anche all’estero ci sono questi stati d’animo diversi”.

Sarà all’Olimpico? 
“Sì, poi il giorno dopo un impegno con Giorgio Armani e domenica a Monza. Se si fosse giocato di domenica non avrei potuto esserci”.

E si sente di fare una previsione sul Lukaku che vedremo in questa stagione? 
“No, non sul Lukaku che vedremo, su quello che Lukaku sta vedendo. Di certo, l’entusiasmo che lo sta circondando da quando è arrivato qui, non lo rivedrà altrove tanto facilmente…”.

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