Il programma di Dybala per tornare in forma
Se c’è una cosa che è mancata tanto alla Roma in questo avvio di stagione è soprattutto luce di Paulo Dybala. Fin qui, il campionato dell’argentino è durato soltanto 60 minuti a causa dello stop riscontrato durante il match in casa dell’Hellas Verona. Una partita nervosa che ha visto il calciatore combinare ben poco, a parte qualche guizzo, apparendo per certi aspetti troppo nervoso.
Squalificato all’esordio contro la Salernitana e relegato in tribuna nella sfida tra giallorossi e Milan, l’obiettivo della ‘Joya’, che ha rinunciato anche alla chiamata dell’Albiceleste, è rimettersi in carreggiata il prima possibile. Dopo la sosta c’è l’Empoli di Zanetti, ultimo solitario con zero punti. Mourinho chiama, ha bisogno del suo campione. E il numero 21 deve rispondere.
Dybala non ha saltato un giorno e ha alternato il lavoro a Trigoria con quello a casa, scrive Il Corriere dello Sport. Il fuoriclasse argentino non sta benissimo e, per questo motivo, ha preferito saltare gli impegni con la propria nazionale e l’ultimo Gran Premio di F1 a Monza. Palestra e fisioterapia, cinque ore d’allenamento quotidiano per tornare al top contro l’Empoli dopo la sosta.
La lesione che lo ha costretto ad uscire contro il Verona non era profonda ma andava e va gestita con attenzione perché in un punto che, da qualche mese, gli crea problemi. Totti, in questo senso, è un esempio: nel 2013 si fece male in un punto delicato, aveva 37 anni, sette in più di Paulo, ma riuscì a gestire la situazione per anni. E la lesione era persino più profonda di quella dell’argentino. Niente ansie, quindi, sensazioni positive: solo normale gestione di un giocatore che, ormai da tempo, sa di dover convivere con muscoli tanto preziosi quanto delicati.
Lo Special One non vede l’ora di metterlo in coppia con Lukaku. I due devono conoscersi, trovarsi, capirsi e, visto che il belga è arrivato appena qualche giorno fa ed ora è in nazionale, è logico pensare che troveranno l’intesa giocando. L’importante è che stiano entrambi fisicamente bene perché da loro dipendono molte delle fortune della Roma.
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