Ora serve il vero Smalling
Che fine ha fatto Smalling? O meglio, lo Smalling che (soprattutto con Mourinho) eravamo abituati a vedere? Come riportato da Lorenzo Pes su Il Tempo, è una delle domande più gettonate di questo triste inizio di stagione. Tra errori grossolani e una condizione fisica che definire “imballata” è più che un eufemismo, Chris sembra un altro e la difesa di Mourinho ne risente. Lo scorso campionato per arrivare a sei reti subite, la squadra di Mourinho impiegò il doppio delle partite (6), anche se sul dato influisce la pesante imbarcata di Udine. L’ex Manchester United è sempre stato, soprattutto con il passaggio alla difesa a tre, il leader assoluto del reparto arretrato, la cui assenza pesava come un macigno sul rendimento della squadra. Tutti questi fattori hanno portato al rinnovo di contratto arrivato in estate, accolto con entusiasmo dai tifosi che per alcune settimane hanno temuto che Smalling potesse salutare. Invece Chris ha firmato un biennale che lo terrà a Trigoria fino al 2025. Ora sta al colosso di Greenwich far rimangiare le critiche ricevute e dimostrare che ci si può fidare ancora di lui. La sosta può solo che far bene al trentatreenne inglese, sul quale ancora oggi si fondano le fortune della difesa romanista. I suoi compagni non hanno fatto molto meglio, soprattutto Llorente, mentre N’Dicka è ancora un oggetto misterioso. La Roma ha bisogno al più presto di ritrovare la sua muraglia difensiva.
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