Esami di riparazione
Ripartire subito. L’imperativo a Trigoria è chiaro sin dal fischio finale di Roma-Milan del 1 settembre. Come riportato da Lorenzo Pes su Il Tempo, dopo un solo punto totalizzato in tre gare di campionato i giallorossi a partire dal match con l’Empoli devono cambiare marcia. Cinque partite, tra campionato e coppa, nel mese degli esami di riparazione, più altre tre ad ottobre prima del nuovo break. Esami che però, sulla carta, sono tutt’altro che proibitivi e che Pellegrini e compagni dovranno necessariamente sfruttare per risalire la classifica. Si riparte dall’Olimpico e dal match con l’Empoli. Poi ci sarà la trasferta in Moldavia contro lo Sheriff Tiraspol, la prima senza i tifosi a supporto. Poi ancora due trasferte ravvicinate, in casa del Torino e del Genoa. La prima domenica 24 settembre, l’altra tre giorni dopo nell’unico turno infrasettimanale del campionato. Proprio al Ferraris si concluderà il settembre giallorosso, ma prima della sosta nazionali d’autunno c’è da affrontare Frosinone, Servette e Cagliari (in Sardegna). Un filotto senza big match. Dovrebbero esserci tutti per la sfida contro i toscani di Paolo Zanetti. C’è anche Azmoun con il resto del gruppo, l’iraniano ha smaltito i fastidi fisici con i quali è arrivato nella Capitale e può rappresentare, almeno in campionato, una risorsa in più per Mourinho. L’attaccante, infatti, come Kristensen, non è stato inserito nella lista Uefa, e perciò avrà più chances di essere impiegato nei match di Serie A. Lontano da Roma, invece, Romelu Lukaku, che fa magie in allenamento col Belgio e che ora spera di mettere minuti importanti nelle gambe. Lo spera anche José Mourinho che nel frattempo studia soluzioni per cambiare le sorti della Roma. Niente cambio di modulo in vista però. La difesa a tre resta la base di partenza per lo schieramento dei giallorossi. Magari dopo la sosta può toccare a N’Dicka completare il terzetto difensivo con Mancini e Smalling.
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