Il peso di Lukaku: gol quasi raddoppiati in un anno.
La rinascita dell’attacco della Roma ha un nome preciso: Romelu Lukaku. Il belga, in un avvio pieno di dubbi e incertezze nel resto dei reparti, sembra essere diventato l’ancora di salvezza per uscire da questo difficile momento. Perché i problemi dei giallorossi al momento derivano da una difesa poco attenta che ha già concesso 11 gol in campionato. La fase offensiva, invece, è in miglioramento rispetto allo scorso anno, dove dopo 9 partite i gol siglati erano solamente 12, oggi siamo a quota 21 reti segnate tra campionato ed Europa League. Un miglioramento che passa, senza dubbio, dai piedi di Lukaku, sia per la mole di reti segnate – quinto gol consecutivo con quello di ieri – sia per il bene che fa al gioco della Roma. Dalla rete nel 7-0 sull’Empoli non si è più fermato e ha continuato a macinare gol sia in Serie A che in Europa League. Punto di riferimento totale dei giallorossi, utile sia a finalizzare, ma anche e soprattutto a costruire la manovra appoggiandosi alla sua abilità di proteggere palla e ribaltare il fronte.
Non lo si scopre certo oggi Romelu Lukaku, ma pare che l’ex Inter nel gioco di Mourinho sia l’attaccante perfetto, quello che alla Roma mancava da un po’. Più fisico di Tammy Abraham, ma veloce e rapido anche nelle ripartenze. Con il suo lavoro da 9 puro – in maglia numero 90 – apre spazi ai compagni, agevolando anche gli inserimenti di esterni e centrocampisti. Affiancato da Dybala il potenziale di gol dei giallorossi cresce ancora di più, un compagno simile a Lautaro Martinez all’Inter, ma ancor più adatto a legare il gioco e ad innescare il belga con assist al bacio. Lukaku non ha alcuna intenzione di fermarsi e la Roma deve andare dietro al suo bomber se vuole uscire definitivamente dal momento di crisi che ha toccato il culmine nella sconfitta di Genova. La strada sembra essere quella giusta, ma il margine di errore è praticamente azzerato.
Rimani collegato con Vogliadistringersiunpo e visita il nostro shop