Roma 2 Lecce 1
Di Roberto Rossi – Vittoria della Roma all’ultimo respiro, una vittoria di volontà più che di gioco, perché purtroppo al non gioco ormai vi siamo abituati. Eppure la partita si poteva mettere dubito sul binario giusto, se Lukaku avesse sognato il giusto rigore concesso da Colombo dopo consulto V.A.R.
La Roma ha poi costruito altre due occasioni con Dybala, ma il risultato non cambiava, mette a poco a poco si svegliava il Lecce, che cominciava ad uscire dal suo guscio e la partita si riequilibrava Al riposo 0-0 con qualche rimpianto.
Nella ripresa ci si aspettava una Roma arrembante, invece era il Lecce a venire fuori, mettendo a nudo le difficoltà della Roma a costruire un gioco logico. Comunque un paio di occasioni venivano costruite e Lukaku faceva gridare al gol un paio di volte. Al 72′ il gol che poteva tagliare le gambe, lo realizza Almqvist. Al 78’ grande azione di Paulo Dybala, e sinistro a giro che esce di un inezia. Prima del 90’ Rui Patricio nega, con una grande parata il raddoppio ad Almqvist. Poi nei 5’ di recupero concessi, succede quello che non ti aspetti. La Roma ormai protesa alla ricerca del disperato pareggio, attacca e Zalewski scatta sulla sinistra ed effettua un cross strepitoso che Azmoun trasforma in gol con un grande colpo di testa. Finita? Neanche per sogno, due minuti e arriva il sorpasso: Dybala serve in verticale Lukaku che si libera del del suo marcatore e di sinistro infila l’incrocio dei pali alla sinistra di Falcone.
Una vittoria del cuore e della volontà, ma da questa squadra pretendiamo qualcosa di meglio.
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