Roma, secondo portiere e difensori: a DDR servono 4 rinforzi
Con 46 gol subiti in 38 partite di campionato, nella passata stagione la difesa della Roma è stata l’ottava della serie A. Un punto debole su cui il tecnico De Rossi comincerà a lavorare fin dal primo giorno di ritiro, ma un aiuto dovrà arrivare anche dal mercato, scrive Gianluca Piacentini su Il Corriere della Sera. Al momento la composizione del reparto, considerando titolari e riserve, è in alto mare. In porta il punto fermo è Svilar mentre Boer è l’eterno terzo: manca il secondo, nei giorni scorsi sembrava fatta per Bodart, ma l’eccessiva richiesta dello Standard Liegi (tra i 5 e i milioni) ha bloccato l’operazione. Non va meglio sulle fasce, dove l’unica certezza è, a sinistra, Angeliño, riscattato per 5 milioni. Il contratto di Spinazzola scade oggi e non sarà rinnovato, Zalewski (pure lui in partenza) è considerato da De Rossi un esterno alto e non basso, come invece veniva utilizzato da Mourinho, per cui manca un vice dello spagnolo. A destra la situazione è ancora peggiore perché, “perso” Kristensen, rientrato al Leeds per fine prestito, rimangono Celik e Karsdorp: quest’ultimo è in uscita ogni estate, ha il contratto in scadenza nel 2025 ma al di là di un timido interesse dell’Aek Atene e del Feyenoord non c’è stata nessuna proposta concreta. Il turco ha più mercato (piace al Galatasaray), ma sarebbe un ottimo secondo se arrivasse un titolare: il ds Ghisolfi ha chiesto informazioni al Rennes per Doué, 21 anni, esterno di corsa e prospettiva con un costo accessibile (7 milioni) e uno stipendio in linea con i nuovi parametri giallorossi. La vera partita si gioca però al centro: le uniche certezze sono Mancini e Ndicka. Nei giorni scorsi ci sono stati contatti con Hummels, che ha dato la sua disponibilità a trasferirsi nella Capitale, ma il suo arrivo è condizionato alla partenza di Smalling.