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Interviste - 12/09/2024

Bove: “Lasciare la Roma è stata una mia scelta, mi è stato detto che ero fuori dal progetto.

Durante la conferenza stampa di presentazione alla Fiorentina, Edoardo Bove ha espresso la sua determinazione nel voler sfruttare al massimo l’opportunità di giocare per il club viola, sottolineando che la scelta di lasciare la Roma è stata sua. Bove ha spiegato che a Roma avrebbe avuto poco spazio e sentiva il bisogno di giocare regolarmente e sentirsi parte di un progetto. Ha definito Firenze il posto ideale per crescere sia come calciatore che come persona, aggiungendo che vuole dare tutto per la squadra e l’allenatore.

Bove ha anche risposto a chi lo definisce “giovanissimo”, ricordando che in Europa giocano ragazzi molto più giovani di lui, e ha espresso l’intenzione di giocare il più possibile e di contribuire al successo della Fiorentina. Ha inoltre menzionato che il soprannome “cane malato” datogli da Mourinho non lo infastidisce, ma ora vuole dimostrare tutte le sue potenzialità con la maglia viola.

Queste le sue parole:

Sei pronto a recidere il cordone ombelicale con Roma?
“Assolutamente, dare tutto per la maglia, l’allenatore e la società è una prerogativa molto importante. Quando dai tutto non hai nulla da recriminare, cerco di farlo ogni volta che scendo in campo. Sono davvero pronto e non vedo l’ora, mi piacciono molto piazza e tifosi: sento un tipo di calore che ci servirà tantissimo, quella passione e pressione positiva che servono a crescere. Giocare dove hai poche pressioni è deleterio, con la voglia giusta cresci anche come persona”.

Mourinho l’ha ribattezzata ‘cane malato’. Il soprannome è limitante?
“I soprannomi li lascio dare a tifosi o allenatori (ride, ndr). Ma posso dire quello che penso, che gran parte delle persone ancora non hanno visto tutte le potenzialità che ho e ciò che sento di poter esprimere dentro. Se lo vedi da quel punto di vista può essere limitante, ma grazie a Mourinho ho sviluppato e migliorato delle caratteristiche, come sul lato difensivo. Magari giocavo meno la palla, ma sono consapevole dei miei mezzi e pronto per farlo vedere a tutti. Il mister è stato carino e lo ringrazio”.

Come è maturato l’addio alla Roma? Vero che allora ha messo la Fiorentina in cima alla lista?
“Il motivo per cui ho scelto la Fiorentina, a parte il progetto, è perché la piazza ha tanta passione, la gente ti spinge e c’è il centro sportivo migliore d’Italia. È il posto perfetto per fare tante partite e crescere. Per quanto riguarda la Roma, è una scelta mia perché mi hanno detto che non avrei avuto lo spazio che a me serve per diventare il giocatore che voglio essere. Ero fuori dal progetto, io voglio essere al centro e protagonista”.

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