De Rossi: “Troppo bassi nella ripresa, punti persi che pesano su morale e classifica”
La partita tra Genoa e Roma, disputata oggi a Marassi, si è conclusa con un pareggio. La Roma è passata in vantaggio al 49′ grazie a Dovbyk, che ha segnato il suo primo gol stagionale, convalidato dopo un lungo controllo VAR. Nonostante il vantaggio, i giallorossi non sono riusciti a chiudere il match. Nei minuti di recupero, al 96′, De Winter ha pareggiato per il Genoa con un colpo di testa, lasciando la Roma ancora senza vittoria in campionato.
Daniele De Rossi commenta cosi’ il pareggio:
Un commento sulla partita? Il pareggio non la fa andare a casa contento…
“Direi di no. Abbiamo dominato il primo tempo, nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e abbiamo smesso di ripartire. Non è una vergogna giocare più bassi e ripartire, abbiamo la qualità per farlo. Troppi errori tecnici e qualche superficialità di troppo, abbiamo dato fiducia ai nostri avversari”.
La squadra è cresciuta oggi.
“Nel primo tempo siamo riusciti a muovere gli avversari, abbiamo tenuto di più il pallone e andavamo a giocare sui nostri attaccanti, che ci risolveranno tante partite. Nel secondo tempo abbiamo tenuto meno il pallone. Nel primo tempo abbiamo avuto tante occasioni per fare il secondo gol e anche quello fa la differenza in questi stadi”.
Come si spiega l’abbassamento della squadra nel secondo tempo? L’intesa Dybala-Dovbyk?
“Ci siamo abbassati perché abbiamo smesso di correre come nel primo tempo. Ci siamo abbassati di 20 metri ed era una cosa che non avevo chiesto. Quando succede però bisogna essere pronti a ripartire e non l’abbiamo fatto. Le statistiche sono nettamente a favore nostro, ma le partite le devi chiudere. Se hai dominato così nel primo tempo non capisco perché abbiamo giocato in modo differente nel secondo”.
È una Roma da Champions?
“Dobbiamo lottare per la Champions, è il nostro obiettivo. Il sesto posto inizia a stancarci. L’obiettivo è la Champions, ma da lì a dire fallimento se non ci si arriva è un altro discorso dato che ci sono tante squadre forti. La corsa è abbastanza equilibrata. Abbiamo fatto un mercato importante per il nostro progetto di ripartenza, sono convinto che ci giocheremo le nostre carte fino all’ultimo. Queste partite vanno portate a casa, in questo stadio tante squadre faticheranno. Dopo 4 partite è riduttivo guardare la classifica, ma perdere questi punti pesa soprattutto sul morale. Vincere ci avrebbe fatto tanto bene”.v
DE ROSSI IN CONFERENZA STAMPA
Ultimi 20′ del primo tempo tante qualità, poi l’involuzione evidente nella ripresa. La sua spiegazione?
“Non lo so, andiamo prima a rivedere la partita. Ci siamo abbassati e non siamo mai riusciti a ripartire. Ci sono stati troppi errori tecnici e di misura da vicino, abbiamo perso troppe palle quando il Genoa spingeva e portava tanti uomini in area e potevamo ripartire per fargli male oppure spingerli nella loro metà campo. Non è andata così, è un peccato perché è finita come è finita. La fase centrale del secondo tempo non mi è piaciuta, abbiamo giocato troppi minuti come di solito si giocano gli ultimi 3-4 e non va bene, non riuscivamo a ripartire. È un peccato, avevamo fatto un’ottima partita come numeri e occasioni grandi create, ci stava anche il raddoppio. Dobbiamo lavorare e ripartire da quanto fatto nel primo tempo”.
De Winter salta da solo nell’ultimo secondo della partita, cosa non funziona?
“Non funzionano le marcature evidentemente, anche perché è uno dei più bravi saltatori che hanno. Bisogna riguardarla, l’ho rivista al volo ma adesso fa ancora troppo male. Serve anche un pizzico di comunicazione: quando c’è qualche giocatore in difficoltà e sembra chiedere il cambio, poi gli chiedo come sta e mi dice che riesce a stare in campo e dopo il quinto cambio mi dicono ‘sto male’. Se stai sempre a pensare che rimani in dieci non fai mai il quinto cambio. Abbiamo preso gol dentro l’area piccola in superiorità numerica netta, c’è poco da analizzare sia i cambi sia il resto. Bisogna essere più forti mentalmente su queste situazioni e volerlo ancora di più, sia questa sia quella prima. Alcune palle vanno spazzate avanti e va mandato avanti il cronometro”.
C’era rigore su Dybala?
“Ho rivisto l’immagine, parla abbastanza chiaro. È andata così, dobbiamo provare a migliorare quello che non è andato nel secondo tempo. Il primo tempo mi è piaciuto. Questa volta la decisione arbitrale è andata così e la prossima volta magari ci premierà diversamente”.
Totti ha detto che sei un parafulmine e rischi di fare la fine di Mourinho.
“Non so che intendeva, non l’ho sentito dopo l’intervista. Gli allenatori hanno tutti un ruolo simile al parafulmine. Io sono stato preso in un momento ambientale difficile però penso di essermi meritato di rimanere. Se fare la fine di Mourinho è essere mandato via perché i risultati non arrivavano è il ruolo dell’allenatore”.
Ci parla dell’arbitraggio?
“Dal campo sembrava rigore poi mi hanno assicurato che non lo era. Non ha senso parlare dell’arbitraggio perché sembra che in questa partita abbiamo perso punti per lui. Non possiamo prendere gol nell’area piccola. Direi di tenere l’arbitro fuori da questo discorso”.
Cambi conservativi?
“I cambi li fai in base a chi è fuori. Ho cercato di dare più struttura. Il cambio di Celik era dovuto il fatto che non pensavo che El Shaarawy non avesse i novanta minuti”.
Le condizioni di Dovbyk e Saelemaekers?
“Dovbyk ha fatto un’ottima partita, ho cercato di portargli più gente vicino. Non mi ha parlato di infortunio, sembrava solo affaticato. Alexis ha detto che si è fatto male alla caviglia. Ndicka credo che avesse dei crampi, gli ho chiesto come stava e mi ha detto ‘bene’ ma negli ultimi minuti non sembrava stesse bene e gli ho avvicinato Cristante”.