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News - 1 giorno ago

Esonero di De Rossi e Arrivo di Juric: Le Reazioni di Giocatori, Tifosi e Giornalisti

L’esonero di Daniele De Rossi dall’AS Roma ha scatenato un’ondata di reazioni nel mondo del calcio, coinvolgendo giornalisti sportivi, giocatori, tifosi ed ex calciatori. La decisione, comunicata in modo brusco dopo sole quattro partite di campionato, ha suscitato sorpresa e indignazione tra coloro che seguono da vicino le vicende giallorosse.

La notizia ha scatenato una serie di reazioni da parte di importanti personaggi del mondo del calcio, e non solo. Quasi tutti sono avverse alla decisione della proprietà, una scelta che rischia di rompere il rapporto che si era venuto a creare con la tifoseria (già pesantemente condizionato dopo l’esonero di Mourinho).

Alcuni commentatori hanno evidenziato che l’esonero di De Rossi potrebbe essere visto come una conferma della narrazione secondo cui il tecnico fosse solo un “parafulmini” per la dirigenza, incapace di affrontare le pressioni esterne. La decisione è stata interpretata come un segnale della mancanza di pazienza della società nei confronti di un progetto a lungo termine.
L’arrivo di Ivan Juric rappresenta una nuova sfida per la Roma, ma le cicatrici lasciate dall’esonero di De Rossi potrebbero richiedere tempo per guarire.

La reazione dei giocatori della Roma è stata di shock e incredulità. Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini, tra i senatori della squadra, hanno appreso la notizia mentre si trovavano in auto diretti a Trigoria. Entrambi hanno chiesto spiegazioni alla dirigenza riguardo all’esonero e alla scelta di Ivan Juric come nuovo allenatore.
Pellegrini ha espresso il suo affetto per De Rossi in un post sui social, descrivendolo come un punto di riferimento e un amico.

I tifosi hanno reagito con forte deluso all’esonero di De Rossi. Molti hanno espresso il loro malcontento sui social media, con alcuni che hanno minacciato contestazioni durante le partite. La decisione è stata vista come un ulteriore segnale della mancanza di stabilità all’interno del club. Celebrità come la cantante Noemi hanno commentato l’accaduto con frasi come “risvegli amari”, evidenziando il senso di tradimento provato dai sostenitori.

Sabatini: “Delirio di onnipotenza”

Sono amareggiato, anni fa un notabile dell’ambiente disse una cosa sottoscrivibile: il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti; oggi vale solo il primo presupposto ed è inutile aspettarsi che ci si possa essere accorti dei miglioramenti di una squadra sperimentale ed è altrettanto inutile aspettarsi che si rendano conto di dover acquisire cultura calcistica e generale assumendo con pieni poteri profili come Boban e Maldini che tre anni fa, insieme a Massara, hanno dato vita alla rifondazione del Milan che ha portato allo scudetto in pochissimo tempo. Ma De Rossi licenziato no, non si può fare, qualcuno sta vivendo in un delirio di onnipotenza“. Così Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma dal 2011 al 2016, su Instagram si schiera al fianco di Daniele De Rossi, esonerato oggi dal club giallorosso.

Gasperini: “Sono sorpreso, ormai non si guarda oltre al risultato”

Mi dispiace per De Rossi, l’esonero mi ha sorpreso devo dire, perchè è una stagione che è partita in difficoltà per tante squadre dovuta ad un mercato con date assurde“. Lo ha detto il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini a Sky Sport alla vigilia dell’esordio in Champions League contro l’Arsenal. “Non è così facile buttare dentro nuovi acquisti e fare una squadra, ma ormai non si guarda mai oltre al risultato“, ha aggiunto l’allenatore dell’Atalanta. “De Rossi mi piace sia come allenatore, con la svolta che ha dato alla Roma, e perchè è un giovane emergente. Juric? Gli auguro il meglio“.

Noemi: “Risvegli amari”

Due cuori, uno giallo e uno rosso, accompagnati dalla frase “risvegli amari“. Con questo messaggio, pubblicato nelle sue storie su Instagram, Noemi commenta l’esonero di Daniele De Rossi dalla guida della Roma. La cantante, grande tifosa giallorossa, non ha mai fatto mancare il suo sostegno all’allenatore.

Lino Banfi: “Sono scioccato”

Sono rimasto scioccato, l’ho saputo solo 5 minuti fa. Mi dispiace molto“. Così Lino Banfi, che aggiunge: “Speravo che riuscissero a trovare un accordo, invece questo esonero improvviso. In un momento così delicato non doveva accadere“, aggiunge l’attore.
E’ un peccato“, continua Banfi. “Io lo vedevo come un uomo spogliatoio, uno che ancora giocava con la maglia giallorossa. Evidentemente la realtà è diversa da come la percepiamo noi tifosi. La verità sta nelle dinamiche interne, nel quotidiano, negli allenamenti, nei rapporti, nei consigli. Sono cose che noi non possiamo sapere“.
Senza Totti e De Rossi, conclude Banfi, “non c’è più alcun riferimento all’amore, all’affetto per la bandiera e la squadra. Per fortuna però siamo solo all’inizio del campionato, vediamo ora cosa succede“.

Claudio Amendola: “Il calcio non lo seguo più, mi fa schifo”

Non sapevo neanche che fosse in discussione. Mi dispiace tanto per il ragazzo“. Così Claudio Amendola all’Adnkronos. Dal punto di vista sportivo, spiega l’attore, “non mi sento di fare commenti perché ormai il calcio non lo seguo più, guardo i 90 minuti della partita e poi cambio canale“.
Amendola non nasconde la sua delusione per come è stata gestita la situazione: “L’esonero dopo solo 4 giornate? Non mi sorprende. In questo calcio ci sta”, commenta. “Questo sport mi fa schifo. La società manda via un allenatore dopo poche partite quando non è stata in grado di dargli la squadra che voleva. Si sapeva che Dybala non sarebbe rimasto, si è costruita la squadra di conseguenza e ora ce lo ritroviamo in panchina. Questo è stato un grande errore”. “Ma non mi interessa più – conclude Amendola – Mi dispiace solo per Daniele“.

Massimo Ghini: “Credevo fosse uno scherzo, è fantascienza”

Stupore, perplessità e incredulità. L’attore Massimo Ghini, tifoso giallorosso doc, reagisce così alla notizia che Daniele De Rossi non è più l’allenatore della Roma. “Sto leggendo tutto adesso – afferma all’AdnKronos – e sono ancora senza fiato, non riesco a capire. Ho pensato che fosse uno scherzo. Ho difficoltà a capire cosa è successo e perché è successo. E ho difficoltà a capire che cosa stia succedendo nella Roma.
Mi sembra – continua Ghini – che ci sia, all’interno della società, un meccanismo completamente saltato: abbiamo mandato via Mourinho, Daniele si è preso una responsabilità che non so chi altro sarebbe stato in grado di prendersi. Abbiamo fatto una campagna acquisti isterica, perché fino all’ultimo non abbiamo capito chi c’era, e chi non c’era, chi è stato mandato via e chi c’è tuttora. Mi sembra di vivere in una dimensione quasi fantascientifica. In questo momento sono così basito che non ho parole. Siamo diventati – osserva Ghini – la società dell’esonero. Le partite sono andate male, d’accordo. Però mi sembra che, come al solito, c’è sempre uno solo – in questo caso Daniele – che fa da parafulmine”. A questo proposito l’attore conclude alludendo ai vertici della società: “Non so da anni che voce abbiano, per una volta vorrei sentire il tono della loro voce. In questo caos, purtroppo, può succedere anche questo e non so cosa succederà“.

Max Giusti: “Qualcuno ci metta la faccia”

Non ho ancora metabolizzato la morte di Ernesto Alicicco (storico medico della Roma, ndr), e poi questa mattina apro gli occhi con questa notizia. Per noi che ci siamo appassionati, che abbiamo vissuto il calcio con sentimento, che mondo è questo?”. Così Max Giusti, grande tifoso romanista, esprime all’Adnkronos tutta la sua amarezza per l’esonero di Daniele De Rossi dalla panchina della Roma. “Il mondo romantico che conoscevo, bello, dove c’era un presidente, penso a Dino Viola e alla famiglia Sensi che hanno veramente vissuto il calcio, oggi – con l’esonero di De Rossi – scopro che non c’è più“. L’attore romano, dunque, non si capacita di come si sia arrivati a questa decisione. “Nell’ultima partita la Roma ha giocato bene per 60 minuti. Si iniziava a vedere qualcosa. C’era una luce”, sottolinea Giusti, ricordando come la squadra fosse stata costruita in corsa: “gli ultimi giocatori sono arrivati una settimana fa. Non credo che questo allenatore sia stato aiutato. Non credo sia stato aiutato in nessun modo. Non credo che sia riuscito a fare il mercato che voleva fare”. E aggiunge: “Non mi piace entrare in queste discussioni, perché penso che c’è sempre qualcuno che ci mette i soldi. Ma stavolta no. La squadra è di chi ci mette i soldi ma non solo“. Per l’attore, dunque, i segnali incoraggianti c’erano ma “probabilmente sarà successo qualcosa, uno screzio ma non parlo di quello che non so”. “So solo che forse, se uno vuole permettersi di mandare via chi vuole, come vuole, quando vuole, deve metterci la faccia e parlare. E dire il perché e il per come“. L’attore romano confessa di essere stato felice dell’arrivo di De Rossi sulla panchina giallorossa: “Ero felice di quello che stava accadendo. Mi dispiaceva che eravamo a pochi punti, ma io vedevo la luce fuori dal tunnel“.
Ora, però, la delusione è tanta: “Che senso ha per me, a 56 anni, stare male perché si esonera un allenatore oppure cercare di fare di tutto per andare a vedere una partita allo stadio? Cosa è rimasto ancora da vedere? Giocatori che vanno via a mercato iniziato, a mercato finito. Dybala che doveva andare via e improvvisamente è rimasto. Oggi mi sono reso conto che il tempo del calcio con i calciatori, delle figurine è finito. Forse lo sapevo già ma stavolta l’album delle figurine lo possiamo pure stracciare“. L’attore romano conclude con un messaggio diretto alla società: “Secondo me, chi gestisce una società come questa, per avere un tifoso come me, per farlo appassionare, non può comunicare solamente con le foto su Instagram. L’unica cosa che mi sento di dire è un abbraccio solidale a Daniele De Rossi”.

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