Il ballo delle incertezze: cambiano le gerarchie in campo.
Un fulmine a ciel sereno. Si dice così, a volte troppo spesso. La sconfitta di Udine ha squarciato la serena estate della Roma e riaperto interrogativi su alcuni singoli che potrebbero subire un declassamento importante nelle prossime gare. Appurato (o quasi) che Pinto non tornerà sul mercato degli svincolati restano solo soluzioni interne per Mourinho che sta pensando a un ribaltamento di alcune gerarchie e al ritorno alla difesa a 4. Ma andiamo per ordine. Ieri alla Dacia Arena gli errori individuali di alcuni sono stati pagati da molti. Per qualcuno di loro non si tratta della prima volta. E allora Mou sta valutando quanto minacciato un paio di settimane fa: “L’anno scorso Karsdorp era una storia, quest’anno non sta bene e arrivederci amico e entra Celik. Lo stesso vale per Spinazzola“. E proprio loro dopo potrebbero perdere il posto fino alla sosta a favore di Celik e Zalewski. Pollice in giù pure per Abraham che si dovrebbe fermare per il trauma alla spalla e sente forte sul collo il fiato di Belotti.
Anche a centrocampo potrebbe essere arrivato il turno di Camara. In questo caso però si deve fare una valutazione. In coppia con Matic o nei tre di centrocampo in un rinnovato schieramento. E’ questo il dubbio di Mou che anche ieri ha provato la difesa a 4. Le cose non è che siano andate meglio ma la storia della gara era già scritta. Una soluzione “interna” per sopperire alle mancanze di un mercato che paga soprattutto il crack a Wijnaldum. A meno che Pinto non decida di tornare sugli svincolati, ma anche in questo caso difficilmente si troverebbe un “titolare” (forse giusto Denayer). Intanto scalda i motori Zaniolo che dovrebbe esserci con l’Atalanta. Dopo la sosta, invece, torneranno El Shaarawy e Kumbulla.
