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La Partita - 19/09/2022

Roma-Atalanta 0-1: Scalvini condanna i giallorossi, troppe occasioni sprecate.

Di Roberto Rossi – Sette occasioni contro una, vince l’Atalanta con pochissimi meriti, anzi si uno, quello di aver sfruttato l’unica occasione e l’unico tiro in porta in 90’ in cui la Roma l’ha costretta a difendersi nella propria trequarti e con grandissimo affanno con 10 uomini in area, senza che però sua riuscita a trasformare in gol le tantissime occasioni create.
In tutti questi bailamme ci si è messo anche il famigerato signor Chiffi, autore di una prestazione che definire insufficiente è puramente superficiale. Ha sbagliato tutte le decisioni negando almeno un evidente calcio di rigore su Zaniolo, ma non solo, ha mancato un cartellino giallo su una ripartenza in contropiede nel primo tempo salvando De Roon da una sacrosanta ammonizione come prevede il regolamento. Ha fischiato un fallo su Pellegrini nel secondo ignorando un vantaggio che stava mandando la Roma in un tre contro uno a pochi minuti dalla fine.
Un arbitraggio insufficiente che non può essere tollerato da una società con grandi ambizioni che quest’anno si è proposta la volontà di tornare in Champions, facendo acquisti sontuosi. Un appunto importante va fatti anche ai nostri attaccanti che hanno sbagliato dei gol che parevano già fatti.
La Roma è la squadra che ad oggi crea il maggior numero di palle-gol ma non riesce a trasformarle con la dovuta continuità. Tornando all’arbitro siamo sinceramente stufi di vedere come ad altre squadre vengano concessi rigori con una facilità disarmante mentre a noi non basta neanche averne uno con la regola della parrocchia, dopo tre falli è rigore.
Io spero sempre che qualcosa cambi e rimango anche fiducioso, perché ieri ho visto la più bella Roma dall’inizio del campionato, che strameritava di vincere na ha perso per propri demeriti ma anche per altro come sopra detto.
Chiudo con Gasperini: ieri sera ha detto che la sua Atalanta ha strameritato la vittoria, beato lui, certo un gol lo ha fatto, ma ha operato un catenaccio tipo anni ‘60/‘70 indegno del calcio moderno. Credo che di questo passo il suo primato in classifica sarà di breve durata.

Le Pagelle:
Rui Patricio sv; Mancini 6,5, Smalling 8, Ibanez 7; Celik 5,5, Cristante 5,5, Matic 5,5 Spinazzola 5,5; Pellegrini 6, Zaniolo 6,5; Abraham 4,5 Subentrati: Belotti 6, Shomurodov 6, Zalewski sv. 
Allenatore: Mourinho 5.

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