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La Tana del Lupo - 03/10/2022

I Friedkin allargano il nuovo stadio: “Servono diecimila posti in più”

Uno stadio disegnato per la Roma di Mourinho. Un impianto in grado di contenere fino a 65 mila tifosi, grande quanto le ambizioni di Dan e Ryan Friedkin, scrive La Repubblica. Il filotto di sold out all’Olimpico e la vittoria in Conference League hanno convinto la presidenza a stelle e strisce giallorosse a fare uno sforzo in più e ad aumentare il numero di seggiolini della futura casa dei romanisti a Pietralata. Non più tra i 55 e i 60 mila, i vertici del club hanno deciso di spingersi oltre. Tra i 60 e i 65 mila posti a sedere.

È questa la grande novità. E arriva nel giorno della presentazione dello studio di fattibilità: questa mattina l’amministratore delegato Pietro Berardi sarà in Campidoglio per consegnare il dossier nelle mani del sindaco Roberto Gualtieri. Nessuna grande cerimonia. Ma, come vogliono i Friedkin, senso della misura. L’ad della Roma e il primo cittadino si stringeranno la mano e poi, dopo le dichiarazioni di rito, torneranno al lavoro. Ognuno per la sua parte con l’obiettivo di stabilire una volta per tutte i tempi per inaugurare l’opera.

La speranza dei giallorossi è di poter vedere rotolare il primo pallone a Pietralata per il 2027. Prima. però, va trovata la quadra a livello tecnico e amministrativo con il Comune. L’iter da seguire è quello prescritto dalla legge sugli stadi. E qui si entra nel burocratese spinto. Lo studio di fattibilità potrebbe essere accompagnato già oggi (o comunque sarà seguito a breve) da una lettera per chiedere l’avvio della prima conferenza dei servizi. Un tavolo a cui siedono tutti gli enti coinvolti, dallo stesso Campidoglio alla Regione passando per Asl e forze dell’ordine, che entro 90 giorni dovrà dare il via libera al progetto preliminare.

A seguire, voto in giunta. Poi, dopo il via libera delle commissioni interessate e del IV Municipio, la delibera per la dichiarazione di pubblico interesse sullo stadio finirà in consiglio comunale. Un voto che, stando agli avvocati interpellati dal club, dovrebbe sciogliere il nodo della proprietà dei terreni di Pietralata. Le aree su cui la Roma vuole realizzare il suo nuovo impianto erano di privati cittadini. Poi, ormai più di 20 anni fa, sono arrivati gli espropri per la realizzazione del centro direzionale Sdo. Ma la city capitolina, tutta uffici pubblici, non ha mai visto la luce. Ora c’è la Roma e, con un privato in ballo, i legali dei vecchi titolari dei terreni (o dei loro eredi) sono pronti a farsi sentire. Il club è stato tranquillizzato dalle ultime dichiarazioni di Gualtieri, ma l’ultima parola spetta sempre ai tecnici.

Sul fronte trasporti, rassicura la presenza di due stazioni della metro B (Tiburtina e Quintiliani). Mentre vanno risolti i problemi di compatibilità con il Sandro Pertini. Lo stadio non può intralciare il traffico di ambulanze in entrata e in uscita dall’ospedale. Poi l’impatto acustico: le partite e gli show nello stadio non dovranno disturbare sul riposo dei pazienti. Per trovare una soluzione a questi intoppi, la Roma si è affidata a Studio Gau. Lo stesso dello Stadium della Juventus. Ora, però, sul tavolo dei suoi esperti ci sono la Roma e uno stadio a misura di Mou.

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